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lunedì 17 giugno 2013

Recensione sul Ristorante La Botte

Per chi fosse interessato il ristorante La Botte è ubicato In Piazza Modena a Genova
Sampierdarena....praticamente sulla sinistra del Teatro Modena.
Serbo un ricordo dolcissimo di questo mitico ristorante del mio quartiere. Ricordo perfettamente alcune cene di famiglia, trascorse tra i tavoli e l'arredamento un po' rustico che caratterizzava questo delizioso locale. Negli anni successivi, ci tornai, questa volta da giovane ragazza in compagnia di alcuni miei cari amici.....Ricordo ancora il sapore della squisita Pasta alla cenere e ricordo la piacevole  sensazione di vedere versare il vino dal color del rubino versato direttamente da piccole botti di legno.
 Poi il mio mitico gestore Roberto Benzi ,che lo aveva aperto nella prima metà degli anni '70 , scomparse improvvisamente e la famosa "La Botte"  chiuse, con grande rammarico di tutta la delegazione di Sampierdarena.

Dopo tanti anni un ristoratore preparato e competente di nome Andrea , ha avuto la splendida idea di riaprirlo insieme alla collaborazione della dolcissima moglie Cristina che , a mio  parere, è una cuoca straordinaria e dotata di grande talento gastronomico. Ed io ed un mio caro amico, qualche giorno fa, abbiamo avuto il privilegio di cenare da loro.
A distanza di anni, l'ambiente, completamente rinnovato, non ha perso minimamente l'intensità del suo fascino. Oserei direi che è decisamente migliorato.
L'ambiente è semplice e quindi gradevole agli occhi, l'arredo è curato nei dettagli , candele sui tavoli,
cortesia del personale e un sottofondo musicale piacevole ed rilassante.
E che dire delle pietanze? Spaghetti allo scoglio , che ti fanno assaporare l'essenza del mare.....io mi sono deliziata con un piatto di tagliolini al sugo di acciughe che avrebbero risvegliato anche le persone in coma. E poi la magnifica portata delle acciughe fritte.....una panatura croccante, deliziosa con un interno morbido e fragrante che ha appagato il mio palato. E per concludere una fetta di torta al limone che si scioglieva letteralmente in bocca. Il tutto annaffiato da un ottimo vino rosso, ovviamente versato sempre da una piccola botte.
E poi una piacevole chiacchierata con Andrea , il proprietario e la simpaticissima Cristina.
E per concludere la piacevole sorpresa del prezzo , decisamente, contenuto.
Ho voluto recensire questo locale , non solo perché se lo merita, ma anche per incentivare gli abitanti del mio quartiere ad uscire.....perché la nostra bella Sampierdarena possa tornare a vivere , a risplendere...che possa finalmente uscire da quel degrado in cui è sprofondata, soprattutto negli ultimi anni. Concludendo , penso di tornarci. Anzi lo farò sicuramente.
Merita davvero....            Gina Margiotta

domenica 16 giugno 2013

Genova. Suq festival delle Culture 2013 di Gina Margiotta

Torna a Genova, come ormai da quindici anni a questa parte, l'appuntamento con il SUQ Festival
delle Culture: un viaggio tra i continenti per gustarne  le antiche   tradizioni gastronomiche e scoprire gli usi e i costumi delle varie etnie di questo nostro bellissimo e splendido pianeta.
Il Porto Antico farà da scenario, dal 13 al 24 giugno 2013, a questa manifestazione che suscita ogni anno, aspettative di grande interesse culturale, atte a mettere in evidenza la priorità del rispetto per l'integrazione sociale.  Il Suq si propone, dunque,  come un evento culturale , dove è possibile scegliere tra le tipiche ricette di diversi paesi   e discutere, dialogare e confrontarsi su temi importanti che rigurdano l’ambiente e i cambiamenti sociali ed economici in atto nel mondo. E poi lezioni di danza etnica,  racconti di viaggio , profumi e aromi di luoghi lontani , il tutto accompagnato da musiche e dalle sonorità esotiche e coinvolgenti.

Tra gli eventi più importanti dell’edizione 2013, l'arrivo delle carovane del deserto, con i Festival di Timbuctu (Mali) e di Taragalte (Marocco) per conoscere la cultura del deserto, improntata anche al sostegno ambientale, attraverso incontri con artisti, intellettuali e artigiani dei sopra citati paesi africani.
E questo sarà, purtroppo, il primo Suq senza la costante e devota presenza del nostro indimenticabile Don Gallo.
Don Andrea aveva definito il SUQ Un viaggio meraviglioso tra la gente di tutti i continenti e proprio al suo ricordo e al suo profondo spirito di accoglienza e solidarietà umana ,sarà dedicata una serata speciale, prevista per giovedì 20 dalle ore 21, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato con lo spettacolo teatrale “Lo strappo”, di Modou Gueye e Martino Lo Cascio, in collaborazione con il Teatro Stabile di Genova.
E siccome le notizie per il prossimo anno non sono tra le più entusiasmanti (si parla di ultimo appuntamento di questa famosa kermesse), invito i miei concittadini, ma anche persone di fuori Genova di andare a far visita a questo particolarissimo ed originale avvenimento.
Non fosse altro per cercare di comprendere e rispettare tutto ciò che è lontano dalla nostra tradizione, ma proprio per questo è una fonte di nuova conoscenza, di rispetto per ogni diversità.....perché è nelle differenze che si incontra la vera ricchezza. E speriamo che le notizie su una possibile cancellazione a partire dal prossimo anno, sia solo un ennesima bufala o magari una deduzione dovuta ad un eccessivo allarmismo.... Sarebbe un vero peccato se non ci fosse più il SUQ . Non siete d'accordo?
                                                     Gina Margiotta

 

venerdì 2 novembre 2012

Il gusto dell'orrore di Gina Margiotta

Al cattivo gusto e alla crudeltà umana non c'è mai fine. Leggendo questa notizia sul web , non riuscivo a credere ai miei occhi. Ancora una volta la disumanità ha preso il sopravvento.
Portachiavi realizzati con animali vivi. E' questa l'ultima crudele trovata di alcuni venditori ambulanti cinesi che ha immediatamente scatenato la dura e sentita reazione delle associazioni che lottano per la protezione e la tutela degli animali. E a giusta ragione , direi. Si tratta di sacchetti di plastica sigillata con all'interno una piccola tartarughina , una lucertolina o dei piccoli pesci rossi che possono sopravvivere al massimo qualche giorno.
Il macabro prodotto è venduto a poco prezzo e alla luce del sole.
Questi orribili gadget  si possono trovare ovunque; nelle stazioni della metropolitana , nei negozi di souvenir o sui marciapiedi delle strade cittadine. E la cosa sconcertante e assurda è che è tutto inspiegabilmente legale.
Secondo la legge cinese è vietata la vendita di animali selvatici, ma non quella di tartarughe e pesci, proprio gli animali che vengono usati per realizzare questi orribili oggetti di uso comune.
I  venditori cinesi , forse per giustificarsi agli occhi del mondo, sostengono che nell'acqua colorata in cui sono immersi queste povere creature siano presenti delle sostanze nutrienti , necessarie a garantire la sopravvivenza degli animali anche per interi mesi. Ma la realtà è ben diversa. Le associazioni internazionali che si occupano di far valere i diritti degli animali hanno infatti affermato che si tratta di una vera e propria azione di maltrattamento perpetuata ai danni dei poveri animali. Al quotidiano cinese Global Times, Qin Xiaona, direttore della NGO Capital Animal Welfare Association, ha detto: 'Mettere un essere vivente dentro uno spazio sigillato e così limitato per ottenere un guadagno è immorale e un vero e proprio abuso ai danni dell'animale'.
Ma dov'è finito il rispetto per la natura?
Ma quanto è diventato idiota l'essere umano? Già io ritengo crudele rinchiudere un uccello in gabbia o un pesce in una boccia di vetro, ma questa trovata commerciale è qualcosa di inconcepibile.
E allora vogliamo cominciare a boicottare questo commercio orientale che non ha minimamente rispetto verso la natura e tutto il suo creato? Invito i miei lettori a diffondere questa tremenda notizia..... e vi prego ...se dovessero arrivare in Italia ...non comprate queste schifezze e se proprio lo volete fare....allora non ditemelo....finirei con il togliervi il saluto.....Che schifo....

lunedì 29 ottobre 2012

LIBERA INFORMAZIONE

Gentile lettore, gentile lettrice,
ancora una volta l'indipendenza di Wikipedia è sotto minaccia.  
In queste ore il Senato italiano sta discutendo un disegno di legge in materia di diffamazione (DDL n. 3491) che, se approvato, potrebbe imporre a ogni sito web (ivi compresa Wikipedia) la rettifica o la cancellazione dei propri contenuti dietro semplice richiesta di chi li ritenesse lesivi della propria immagine o anche della propria privacy, e prevede la condanna penale e sanzioni pecuniarie fino a 100 000 euro in caso di mancata rimozione. Simili iniziative non sono nuove, ma stavolta la loro approvazione sembra imminente.
Wikipedia riconosce il diritto alla tutela della reputazione di ognuno e i volontari che vi contribuiscono gratuitamente già si adoperano quotidianamente per garantirla. L'approvazione di questa norma, tuttavia, obbligherebbe ad alterare i contenuti indipendentemente dalla loro veridicità. Un simile obbligo snaturerebbe i principi fondamentali di Wikipedia, costituirebbe una limitazione inaccettabile alla sua autonomia e una pesante minaccia all'attività dei suoi 15 milioni di volontari sparsi in tutto il mondo, che sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per "non avere problemi".
Wikipedia è la più grande opera collettiva della storia del genere umano: in 12 anni è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. L'edizione in lingua italiana ha quasi un milione di voci, che ricevono 16 milioni di visite ogni giorno, ma questa norma potrebbe oscurarle per sempre.
L'Enciclopedia è patrimonio di tutti. Non lasciamo che scompaia.
                               (direttamente dal sito Wikipedia)

domenica 28 ottobre 2012

Zena Zuena: L'innovazione nella tradizione di Gina Margiotta

                                                                                
Esiste un locale proprio nel centro città di Genova , e più precisamente in Via Cesarea , nato dall’intraprendenza e dalla capacità di due giovani sposi Denis Pirello e Clementina Gambazza . Il locale porta l’originale e spumeggiante nome di Zena Zuena (Genova giovane) ed è , a tutti gli effetti, un luogo incantevole e luminoso che possiede la caratteristica di offrire alla clientela una serie di pietanze e squisitezze dell’antica tradizione gastronomica genovese.Denis e Clementina possono essere definiti “figli d’arte” in quanto entrambi provengono da due famiglie esperte nella cultura della panificazione e dell’ antica e amata tradizione della preparazione della pizza.  Infatti i genitori di Clementina  gestiscono il panificio di Camogli In sciu cantu,  e i genitori di Denis gestiscono Il Tempio della Pizza a Genova Nervi.   Zena Zuena ,quindi, nasce da un idea tradizionale, ma si distingue e si differenzia in quanto gestita da proprietari e dipendenti giovani, freschi ed entusiasti.  Arredato in stile delle vecchie focaccerie , ma con un occhio all’innovazione e all’originalità; ad esempio è facile gustare una deliziosa focaccia al formaggio, una farinata, primi e secondi, torte di verdura, cuculi , acciughe fritte  e baccalà….il tutto accompagnato da ottimi aperitivi e un’ ampia scelta di squisiti vini liguri, birra artigianale di Busalla, sciroppo di rose della Vallescrivia. Zena Zuena è poi un punto di riferimento dalle prime ore del mattino fino alla tarda serata.Quindi dalle 7,30 alle 23,30 saprete dove poter deliziarvi con una dolce colazione, per poi passare ad un pranzo gratificante,un aperitivo sfizioso e per finire una cena rilassante.Il locale e poi spazioso e areato con la possibilità di coprire oltre 150 coperti suddivisi in 2 locali, Focacceria e GastroPoint, splendidi tavoli in legno e marmo bianco, e poi i menù scritti rigorosamente con il gesso sulle lavagnette; esattamente come usavano ai tempi dei nostri nonni ,  lampade dallo stile antico lavorati  in ferro e ceramica, brocche e boccali tipici e caratteristici , decorati appositamente da un'artista di Pisa. Inoltre nella stagione estiva è possibile consumare le varie prelibatezze e bevande , comodamente seduti nell’ampio dehor , minuziosamente allestito, che rende gradevole e rilassante la permanenza nel locale.Ma non ci si ferma qua….cosi leggendo sul sito si scopre anche che nella  primavera del 2010  Zena Zuena continua il suo positivo e crescente percorso evolutivo e il piccolo locale che ospitava la prima Focacceria viene restaurato dando vita ad una nuova creatura: L'OSTERIA!E nell’autunno del  2011,
In Via XX Settembre, arteria  principale del commercio  cittadino, viene inaugurata la nuova Focacceria in un contesto perfettamente ristrutturato secondo la tradizione tipica dei precedenti locali ormai  gettonatissimi sia dai giovani che dalle persone un po’  “più mature”.Ma è il 2012 l'anno dell'evento, anzi, del doppio evento: i due punti vendita di Via Cesarea si mescolano e si ampliano in un unico punto vendita; un vero e proprio GastroPoint di prodotti tipici della tradizione ligure.
Contemporaneamente  viene inaugurato  in Via Granello un nuovo locale che ha l’impronta geniale di  ospitare il Laboratorio di produzione dei prodotti e l'Accademia dove i migliori Chef condurranno magnifici corsi di preparazione dei prodotti tipici e di altre meravigliose pietanze.Quindi se qualcuno fosse interessato , sa che Zena Zuena è in grado di insegnare i trucchi e i segreti per mantenere intatto il grande patrimonio culinario ligure.  In una realtà che vive di fretta e di stressante velocità , entrare in un locale del genere ti riconcilia con il mondo , prima di tutto perché la cura e la scelta degli ingredienti sono tutti di primissima qualità e assaporare cibi e bevande genuine restituiscono ai nostri palati sapori e profumi troppo spesso dimenticati o peggio ancora sostituiti da cibi industriali precotti, surgelati e spesso insoddisfacenti .Ed è confortante e rassicurante l’idea che la nostra tradizione sia tenuta così in considerazione da persone giovani ed entusiaste , che con estrema professionalità e gentilezza , riescono a portare un sorriso di sollievo, magari dopo una lunga giornata di lavoro.  La cosa che mi ha colpito maggiormente di questo locale è quello di aver scoperto che offre lavoro ad oltre 30 persone . E in una città come Genova ritengo sia un traguardo importantissimo e lodevole. Sono arrivata persino a considerare che Zena Zuena abbia molto da insegnare , perché se è vero che questa città sia abitata maggiormente da persone anziane , il cuore giovane e pulsante delle nuove generazioni non sia destinato a finire ….e che non è assolutamente vero che i genovesi siano persone chiuse e retrograde.Forse locali come questo appena descritto, dovrebbero insegnare a riprendere in mano questa città e risollevarla da un ‘ apatia e una rassegnazione  che,ormai, da troppi anni , domina le sorti dei suoi i cittadini.Invito, pertanto, tutti i lettori del mio Blog a provare questo locale che mi ha conquistata completamente . Inoltre è giusto informare che Zena Zuena è anche attiva e partecipe nella vita sociale della città, sostenendo con varie iniziative anche L’ospedale Pediatrico Giannina Gaslini…. Quindi che dire di più?Qualità, gentilezza, generosità, audacia, entusiasmo, ma anche tradizione , rispetto della cultura…….un locale dove trascorrere il nostro tempo libero…..tra una focaccia al formaggio, un piatto di trofie al pesto, un sorriso ,una buona azione ….e tanta  tanta spensieratezza….Direi che ne abbiamo veramente bisogno…..

E voi che dite?  Provare per credere………..

giovedì 18 ottobre 2012

Genova: McCurry espone a Palazzo Ducale di Gina Margiotta

E' sempre motivo di grande soddisfazione e orgoglio vedere la propria città ospitare mostre artistiche importanti . Ebbene dal 18 ottobre 2011 al 24 febbraio 2012 al Palazzo Ducale di Genova verrà  ospitata la Mostra fotografica del grandissimo artista Steve McCurry . Oltre 200 fotografie di grande formato comporranno  la mostra antologica che presenterà  le più celebri immagini degli ultimi 30 anni del famoso fotografo americano : intensi primi piani , paesaggi suggestivi, natura selvaggia e affascinante, strade dense di vibrazioni , dove le foto riescono a trasformarsi in protagoniste; testimoni di mondi lontani, a volte sofferenti, ma non per questo privi di emozioni.. Volti giovani , invecchiati , gente del popolo , pastori, guerrieri e lavoratori che descrivono, attraverso gli sguardi,  tutto il delirio della guerra e la complessità dell'esistenza, ma mantenendo, comunque, quella luce di speranza e quella dignità che non si piega neanche davanti alle prospettive di un dannato destino. Non scrivo questo perchè ho già visto la mostra....la visiterò molto presto ...almeno spero. Questa piccola e modestissima recensione mi viene dal cuore , perchè ho sempre amato lo stile e la tecnica di McCurry . Un fotografo capace di intrappolare le emozioni, a rapire l'essenza dell'umanità sofferente, ma senza mai renderla patetica o melodrammatica.
Accanto agli scatti che lo hanno reso celebre in tutto il mondo , spicca il conosciutissimo ritratto della ragazza afgana che apparì sulla copertina del "National Geographic" nel giugno del 1985 .
Inoltre saranno esposti, nell'allestimento di Peter Bottazzi, le immagini inedite ; fotografie scattate utilizzando l'ultimo rullino prodotto dalla Kodak, gli ultimi viaggi a Cuba, in Thailandia e in Birmania, con una spettacolare serie di immagini totalmente ispirate al Buddismo, alcune delle fotografie dei recenti viaggi italiani e per concludere una selezione  della campagna fotografica appena creata in Tanzania nell'ambito del progetto Tierra!
Invito quindi i miei concittadini e non solo a visitare questa incantevole mostra, affinchè le opere  di McCurry siano apprezzate come meritano . La fotografia è  un 'arte affascinante e misteriosa  e McCurry ha sempre saputo creare un meraviglioso contesto di immagini dal mondo ....uno sguardo stupendo e stupito che riesce a travolgerti, a coinvolgerti....a conquistarti.
GRANDISSIMO GENIO-

giovedì 11 ottobre 2012

11 OTTOBRE: PRIMA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE BAMBINE di Gina Margiotta

Quanti di voi erano a conoscenza di questa lodevole e nobile iniziativa?
Io stessa che seguo spesso le notizie su Internet non ne ero a conoscenza.
E devo ringraziare sempre il gruppo facebook Abusati dal mondo , che con una encomiabile devozione ai problemi dell'umanità , riesce sempre ad informare i suoi lettori con notizie importanti, sensibilizzando gli animi e le coscienze delle persone.
Dunque grazie al  suggerimento del Gruppo e , in particolare di Luca,  che ne è il fondatore , mi sono incuriosita e sono andata  a farmi un giro sul web per saperne di più.
Questa giornata internazionale è stata fortemente voluta dalle Nazioni Unite ed oggi 11 ottobre 2012 è  la prima a essere celebrata nella storia.
I dati statistici spiegano la motivazione  di questa necessità: nel mondo quasi 40  milioni di bambine , tra i 6 e i 15 anni, ovvero una su tre, non sono scolarizzate. E quindi non hanno diritto a nessun tipo di istruzione , educazione  o vantaggio culturale.
Costrette a subire ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione, di genere e di età, le bambine in quanto "femmine" sono il gruppo più marginalizzato del mondo. Molte di loro subiscono costrizioni e vengono obbligate a sposarsi con degli uomini  scelti dalle proprie famiglie .....spesso "vendute" anche a uomini molto più grandi di loro. 
Una vita che diventa sopravvivenza , costrette ad essere schiavizzate solo per compiacere le esigenze del maschio dominatore e prevaricatore. Vite consumate dalla  brutalità e dalla bestialità umana......Tutto senza rispetto...senza dignità....senza amore....
Così mi vengono in mente tutte quelle povere creature che hanno avuto la sfortuna di nascere nella nazione sbagliata, dove nascere femmina equivale ad una vergogna ....una disgrazia che verrà pagata con un'esistenza di sofferenza e tormentato dolore.
Perchè ancora adesso...nell'epoca della tecnologia, dell'emancipazione , del progresso , essere donna corrisponde a vivere un destino che è peggio della morte stessa.
In alcuni Paesi è ancora tradizione praticare l'uso dell'infibulazione che consiste nell'asportazione del clitoride, cui segue la cucitura dell 'organo genitale, lasciando aperto solo un foro per permettere la fuoriuscita dell'urina e del sangue mestruale.
E tutto questo per evitare rapporti sessuali prematrimoniali.
Al momento delle nozze, infatti, sarà effettuato un intervento che possa consentire i rapporti sessuali,ma purtroppo la donna non proverà mai nessun tipo di piacere...anzi per il resto della vita soffrirà di dolori lancinanti ogni volta che sarà costretta a fare del sesso.
Io posso comprendere che alcune nazioni sia indetro anni luce , sia impreparate culturalmente , siano condizionate da una abberrante cultura maschilista.
Quello che però mi stupisce ancora è la meschina e silenziosa apatia e omertà del mondo civilizzato, che dovrebbe intervenire a favore di queste creature e strapparle alle famiglie di  origine.....forse comincerebbero a comprendere l'importanza della figura femminile nella società....nella cultura del rispetto della natura umana....l'impotanza dell'esistenza stessa...perchè una donna ....è l'essere che porta la vita.....è l'essenza della dolcezza, è l'imperatice della grazia e della delicatezza.
Spero che questa giornata possa servire a qualcosa.....fosse anche solo l'inizio per guardare all'iniverso femminile come un grande ed unico miracolo da venerare.

                                                              

lunedì 8 ottobre 2012

13 e 14 OTTOBRE 2012 UNA MELA PER LA VITA:


13 e 14 OTTOBRE 2012 UNA MELA PER LA VITA:
scendi nelle principali piazze italiane e sostieni il progetto “Giovani oltre la Sclerosi Multipla”
Dedicata ai giovani, i più colpiti dalla malattia, Una Mela per la Vita ti permetterà – con un contributo di 8 Euro – di sostenere uno dei progetti più importanti della nostra Associazione: Giovani oltre la Sclerosi Multipla, che comprende attività di informazione e servizi mirati ad aiutare i giovani con sclerosi multipla nei diversi ambiti della vita lavorativa, sociale e famigliare.


La sclerosi multipla (SM), o sclerosi a placche, è una malattia a decorso cronico della sostanza bianca del sistema nervoso centrale.

Nella sclerosi multipla si verificano un danno e una perdita di mielina in più aree (da cui il nome «multipla») del sistema nervoso centrale. Queste aree di perdita di mielina (o «demielinizzazione») sono di grandezza variabile e prendono il nome di placche.
Alla base della SM dunque vi è un processo di demielinizzazione che determina danni o perdita della mielina e la formazione di lesioni (placche) che possono evolvere da una fase infiammatoria iniziale a una fase cronica, in cui assumono caratteristiche simili a cicatrici, da cui deriva il termine «sclerosi».

Nel mondo, si contano circa 2,5-3 milioni di persone con SM, di cui 450.000 in Europa e
65.000 in Italia. La distribuzione della malattia non è uniforme: è più diffusa nelle zone lontane dall’Equatore a clima temperato, in particolare Nord Europa, Stati Uniti, Nuova Zelanda e Australia del Sud. La prevalenza della malattia al contrario sembra avere una progressiva riduzione con l’avvicinarsi all’Equatore.

La SM può esordire a ogni età della vita, ma è diagnosticata per lo più tra i 20 e i 40 anni e nelle donne, che risultano colpite in numero doppio rispetto agli uomini.
Per frequenza, nel giovane adulto è la seconda malattia neurologica e la prima di tipo infiammatorio cronico.

La causa o meglio le cause sono ancora in parte sconosciute, tuttavia la ricerca ha fatto grandi passi nel chiarire il modo con cui la malattia agisce, permettendo così di arrivare a una diagnosi e a un trattamento precoce che consentono alle persone con SM di mantenere una buona qualità di vita per molti anni. La SM è complessa e imprevedibile, ma non riduce l’aspettativa di vita, infatti la vita media delle persone ammalate è paragonabile a quella della popolazione generale.

Per questo post voglio  ringraziare personalmente il gruppo facebook Abusati dal Mondo, dal quale ho interamente copiato il materiale e che si occupa sempre di promuovere iniziative e pensieri volti all'amore verso l'umanità spesso dimenticata. Un gruppo  veramente attivo e sensibile .
Seguitelo su facebook......Non ve ne pentirete .
Comprate tante mele amici. E GRAZIE per l'attenzione

venerdì 6 aprile 2012

La cucina araba (Informazioni da Internet)

Il mondo arabo è accumunato dalla religione islamica, fondata da Maometto nel VII secolo d.C. Si estende in un vastissimo territorio che si affaccia sul mediterraneo, che possiamo dividere in tre parti: l'Africa nord-occidentale, occupata da Marocco, Tunisia, Algeria e Libia; l'Africa nord-orientale occupata da Egitto e Sudan; e il Medio Oriente, occupato da Arabia Saudita, Yemen, Siria, Libano, Palestina, Giordania, Iran e Iraq.
Questo territorio è caratterizzato dalla presenza di grandi zone desertiche, per lo più disabitate, e da zone fertili prevalentemente a ridosso dei grandi fiumi (soprattutto Nilo, Tigri ed Eufrate) e sulle coste, dove si sono sviluppati gli insediamenti umani.

La cucina araba

Cucina arabaLa civiltà araba ha condensato nei secoli tantissime tradizioni delle popolazioni locali, da quelle dei faraoni a quelle dei Fenici, dei Greci e dei Romani. I Turchi hanno sicuramente dato un contributo notevole alla cucina araba, trasmettendo il proprio gusto per i dolci molto zuccherini, come gli Ebrei, che condividono con gli arabi alcune norme religiose sulle carni e sul digiuno.
Il Corano impone agli arabi alcune norme alimentari ben precise: il divieto di mangiare carne di maiale e in generale la carne macellata senza le corrette procedure. Il macellaio deve sgozzare l'animale e intanto pronunciare "bismillah", "in nome di Dio". Il nono mese del calendario musulmano è il Ramadan, il digiuno nelle ore diurne. In questo periodo i musulmani praticanti debbono astenersi, dall'alba al tramonto, da bere, mangiare, fumare e praticare attività sessuali. Chi è impossibilitato a digiunare (per esempio perché malato) dovrà recuperare il mese di digiuno successivamente.
Nella cultura araba il pasto è un momento con una grande valenza sociale: il cibo viene servito in quantità abbondante al centro di un tavolo basso e rotondo, su un unico grande piatto. Ci si serve con le mani, dopo averle lavate, e si pronuncia la parola "bismillah". Nel caso sia presente un ospite, la tradizione vuole che egli rifiuti ciò che gli viene offerto, e poi assaggi tutto quanto, esortato dal capofamiglia.
Le culture dei diversi stati del mondo arabo presentano ovviamente delle differenze, ma anche alcuni punti comuni: l'uso delle spezie e dei grassi e la sacralità del pane, elemento sempre presente in ogni pasto. La composizione del piatto è spesso molto simile, con differenze riguardo gli ingredienti di base: per esempio, il couscous viene utilizzato nel Maghreb, nel Mashreq il riso Basmati o Patna, in Libano e in Siria il burghul.
La cucina egiziana si caratterizza per le minestre a base di riso e per un legume, simile alla fava, chiamato foul muddammas.
In Libano e in generale in tutto il Medio Oriente si trova un'abitudine presente anche in Grecia: quella degli stuzzichini, chiamati mezzeh, accompagnati da una bevanda all'anice, l'arak. Anche in Maghreb troviamo simili antipasti, chiamati kemia, consumati prima del cuscus.
Le zuppe sono molto diffuse e molto profumate, a base di carne, cereali, legumi, soprattutto ceci, lenticchie e fave.
La carne ovina è la più apprezzata, seguita dal pollame. In alcune zone ci si nutre anche di selvaggina, costituita da gazzelle e altri animali, oppure di cammelli utilizzati per la soma e poi macellati.
Il pesce è molto diffuso visto che quasi tutti i paesi del mondo arabo si affacciano sul mare.
La frutta e la verdura sono quelle mediterranee: melanzane, pomodori, peperoni, carciofi, cetrioli e olive, agrumi, mandorle e pistacchi. Il clima favorevole consente la coltivazione delle banane e dei datteri, impossibili da coltivare nell'Europa mediterranea.
La pasticceria araba, molto famosa nel mondo, ha un gusto particolarmente dolce ed è piuttosto ricca di calorie a causa dell'uso massiccio di miele, datteri e mandorle. La cannella è la spezia più utilizzata nei dolci.
Tra le bevande più tipiche, troviamo il tè, il caffè e il succo di datteri.

I piatti tipici della cucina araba


Cuscus alla marocchina – Stufato di agnello con ceci e fave, uvetta e verdura mista, con paprica e zafferano, prezzemolo, coriandolo, accompagnato da cuscus cotto a vapore.
Harissa – Salsa piccante utilizzata nel Maghreb, fatta con peperoncino pestato con aglio, coriandolo, menta e semi di cumino dei prati, condita con sale e olio.
Baba Ghannouj – Crema di melanzane arrostite e schiacciate insieme a crema di sesamo (tahina), succo di limone, olio, sale, prezzemolo. Utilizzata come antipasto.
Foul muddammas: antipasto tipico egiziano a base di favette bollite e condite con aglio tritato, sale, succo di limone, cipollotti tritati, pepe e olio; il tutto servito a parte con uova bollite tagliate a spicchi.
Hummus - Antipasto tipico libanese, è preparato cocendo i ceci su un soffritto di aglio, poi si schiacciano e si condiscono con cumino, limone, sale, peperoncino e prezzemolo.
Harina - Stufato di carne di montone e lenticchie aromatizzato con cannella e zafferano, prezzemolo e coriandolo. E’ la zuppa che i marocchini mangiano durante il ramadan.
Brik all’uovo - Il brik è una pasta sottilissima tipo pasta fillo. Si avvolge con questa pasta un composto di tonno, patate lesse schiacciate e prezzemolo, si aggiunge un uovo e si friggono in olio. Vengono servite con spicchi di limone.
Tadjine di cefalo - Si marinano i cefali con aglio, sale, olio e vari aromi, quindi si cuociono al forno con pomodori, peperoni, zafferano e zenzero, olio e parte della marinata.
Mansaf – Agnello allo yogurt preparato con cipolla e servito con pinoli fritti.
Mechoui – Agnello, montone, ma anche cammello o gazzella, condito e arrostito intero sulla brace.
Ardishawki mahshi – Carciofi ripieni di carne tritata condita con pinoli e fritti in olio.
Khubz – Pane piatto a lievitazione naturale, senza grassi.
Makroud – Dolce ai datteri preparato con una pasta di semola e olio farcita con un impasto di datteri, olio e cannella, fritti in olio.

lunedì 19 marzo 2012

Informazioni utili ...Rimborso tasse

PER LA CASSAZIONE ABBIAMO DIRITTO AL RIMBORSO DELL’IVA PAGATA SULLA TASSA SUI RIFIUTI PER 10 ANNI!!
La Cassazione ha finalmente stabilito che la tassa sui rifiuti solidi urbani è di fatto una tassa e non una tariffa; di conseguenza hanno applicato l’iva su un importo dove non doveva essere applicata in quanto appunto “tassa”. Pertanto tutti gli utenti hanno diritto al rimborso del 10% dei 10 anni retroattivi; inoltre controllando sul sito “Federconsumatori” si evince che chi richiede il rimborso (che come al solito arriverà, lentamente ma arriverà) bloccherà di fatto l’iva sulle prossime fatture.
Chi non lo fa si troverà a continuare a pagare tutto come prima perché, come capita solo in Italia, gente come anziani o fasce inferiori che non conoscono i loro diritti non ne usufruiscono “in automatico”, ma solo se se ne accorgono e fanno richiesta.

lunedì 27 febbraio 2012

Informazioni sulla lingua dell'Esperanto

 
Mi è stato chiesto da un amico di pubblicare questo articolo che parla della lingua dell'esperanto. Credo sia tutto descritto nel minimo dettaglio . Ma non è merito mio . Grazie a Patrick Morando per le informazioni rilasciate.

Che cos'è l'esperanto?
È una lingua particolarmente adatta alla comunicazione internazionale
Caratteristiche importanti dell'esperanto
·        Internazionale: L'Esperanto è utile soprattutto per la comunicazione tra persone di diverse nazioni, quando non hanno una lingua madre comune.
·        Neutrale: Non appartiene a nessun popolo o paese particolare e per questo funziona come lingua neutrale.
·        Egualitaria: Quando si usa l'Esperanto ci si sente più "alla pari" dal punto di vista linguistico, per esempio rispetto all'uso dell'inglese, quando si parla con una persona che è di madre lingua inglese.
·        Relativamente facile: Grazie alla struttura e alla costruzione della lingua, di solito, rispetto a un'altra lingua straniera, è più facile acquistare padronanza dell'esperanto.
·        Viva: L'Esperanto si evolve e vive proprio come le altre lingue. In questa lingua è possibile esprimere gli aspetti più diversi dei pensieri e sentimenti umani, si possono dire le parolacce e tanto altro ancora. Esiste una letteratura originale (diversi candidati al Nobel per la pace e per la lettratura in lingua esperanto), una letteratura tradotta (30.000 opere in esperanto). Ma ancora musica folk, rock, techno, rap, pop, trasmissioni radiofoniche e TV.
L'inizio
L'Esperanto fu iniziato da L. Zamenhof alla fine del XIX secolo con un libretto intitolato Lingvo Internacia. Le persone che desideravano avere contatti internazionali cominciarono a imparare e usare la lingua. È così che l'esperanto 'è nato' sulla terra. Piano piano la lingua si è stabilizzata ed evoluta, diventando una lingua usata e apprezzata da uomini di molti paesi.
I primi cento anni
Zamenhof presentò la lingua nel 1887 e questa, nei primi cento anni, piano piano si è diffusa nel mondo. I principi fondamentali della grammatica, la struttura dei vocaboli e la pronuncia non sono cambiati, ma il senso di alcune parole si è modificato e sono state introdotte nella lingua molti radicali nuovi. Cento anni non sono un tempo lungo per una lingua! Ma in questo tempo molte persone hanno imparato e usato la lingua e così hanno contribuito alla sua naturale evoluzione.
RICONOSCIMENTI
L' UNESCO più volte si è espressa a favore della lingua internazionale.
A partire dagli anni '90 nella CEE e attualmente nell'UE si discute per l'uso dell'Esperanto negli organi europei, per risparmiare ingenti patrimoni in traduzione, diminuire l'ambiguità delle leggi europee e non favorire i legali o i cittadini di alcun Paese discriminandone altri. Il problema dal punto di vista prettamente economico verte sul fatto che con l'attuale sistema si spende il 40% di bilancio in traduzioni per 23 lingue ufficiali.
Durante la sua campagna, Barack Obama ha fatto tradurre alcuni video della sua campagna elettorale in esperanto. Inoltre è in atto una proposta di insegnare l'Esperanto nelle scuole statunitensi, per la sua propedeuticità alle altre lingue, essendo il bilinguismo non molto diffuso in USA.
Nel febbraio 2010 otto parlamentari britannici propongono l'Associazione Mondiale di Esperanto come candidata al Premio Nobel per la Pace, fatto ritenuto molto incoraggiante proprio per la nazione dal quale proviene. Già nel 2007 dei parlamentari svizzeri avevano candidato l'Associazione Universale Esperanto (UEA) al premio Nobel per la pace, per le iniziative umanitarie.
La Chiesa cattolica ha tradotto il messale in Esperanto. Inoltre da anni i papi danno gli auguri di Natale e Pasqua in Esperanto, come penultima lingua prima del latino in occasione del tradizionale.
Nelle Olimpiadi di Pechino del 2008 l'Esperanto è stato nel ristretto gruppo di nove lingue ufficiali attraverso le quali sono state diffuse le notizie sui giochi.
L'Esperanto è anche la lingua di apprendimento in un'università, l'Accademia Internazionale delle Scienze (Akademio Internacia de la Sciencoj) di San Marino, che di recente ha organizzato sessioni di studio in Romania (Sibiu), Bulgaria (Karlov) e Slovacchia (Komarno). L'Università degli studi di Milano ha attivato una rivista di interlinguistica e filosofia dei linguaggi artificiali, chiamata InKoj, che prevede l'Esperanto come lingua obbligatoria a fronte di tutti gli articoli pubblicati.
L'Esperanto è insegnato in molte Università nel mondo ed in alcui paesi, quali l'Ungheria, esistono lauree in lingua e letteratura espaeranto. I Paesi che più investono nella sua diffusione sono il Brasile, la Cina, i paesi dell'Est europeo ed i paesi Baltici.
L'Esperanto è proprietà dell'Umanità (UNESCO), è la lingua di tutti e di nessuno, una lingua giusta, neutrale, più facile, che tutti noi potremmo imparare senza avvantaggiare nessuno.

Per ulteriori informazioni:

http://www.esperanto.it/ Associazione italiana di esperanto
http://iie.esperantoitalia.it/ Istituto Italiano di Esperanto
http://www.uea.org/ Associazione Mondiale di Esperanto
http://www.lernu.net/ Corsi e grammatiche, chat in esperanto
http://muzaiko.info/ Radio in lingua esperanto
«Proposta italiana sull'insegnamento della lingua internazionale esperanto»
http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.petizionepubblica.it%2F%3Fpi%3Desperant&h=uAQEqeaDX
Petizione francese