Ve lo ricordate il telefilm La famiglia Bradford?
Dai non neghiamolo…noi siamo la generazione cresciuta a telefilm , cartoni animati e scatole di Girella.
Allora andiamo un po’ indietro con gli anni…. sulle ali impietose del tempo.
Dunque dicevamo …La famiglia Bradford è una serie televisiva nata negli Stati Uniti sul finire degli anni ’70 , composta da 5 stagioni .
Pochi però ricorderanno che questo telefilm fu trasmesso inizialmente da Rai Uno con il diverso titolo Otto bastano. Purtroppo per problemi legati ai palinsesti televisivi ,la prima stagione non fu mai replicata , per poi passare direttamente alla seconda serie passata all’allora nascente Rete 4 .
La trama è veramente di una semplicità disarmante, ma credo che sia stata la reale formula di un successo che noi tutti ricorderemo per sempre.
La storia parla delle vicende di Tom Bradford , un giornalista di circa quarant’anni che, improvvisamente, rimane vedovo . L’uomo si trova così costretto a badare da solo a 8 figli di età compresa tra i 6 e i 20 anni. Quindi nonostante il devastante lutto, Tom non può permettersi di cadere nello sconforto e nella disperazione , perché troppe sono le responsabilità e i problemi che è costretto ad affrontare a causa della numerosa prole.
Il telefilm è completamente ambientato nella cittadina californiana di Sacramento.
La vita della famiglia prosegue nella routine quotidiana , fino all’arrivo di Abby , una giovane donna (anche lei vedova) che troverà lavoro come baby sitter nella casa dei vivacissimi Bradford.
E nel giro di poco tempo Tom ed Abby si innamoreranno …all’inizio il loro rapporto sarà un po’ osteggiato dai figli, che vedono in Abby una sorta di rivale della defunta madre.
Ma la dolcezza e la bontà diAbby finirà con conquistarli tutti.
E da quel momento la famiglia si troverà ad affrontare le gioie, i dolori, gli amori, le delusioni di otto figli , ansiosi di iniziare la grande avventura della vita.
Tutti noi ricorderemo sempre i volti sorridenti e simpatici di David, Mary, Jenny, Susan, Nancy, Elisabeth , Tommy e il piccolo Nicholas.
Tutti noi porteremo sempre nel cuore questa deliziosa famiglia che per tanti anni ci ha fatto compagnia. E scommetterei che, almeno una volta nella vita, avremmo desiderato farne parte.
Un telefilm senza volgarità, senza arroganza , che ha saputo trasmettere valori importanti ed onesti.
Che tenerezza…. Che nostalgia…bei tempi quelli… Gina Margiotta
E la sigla ve la ricordate ?
Quanto erano carini!!!!
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Un blog per combattere l'ipocrisia, l'odio, la violenza.
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Blog ispirato dal capolavoro di Benigni "La vita è Bella"
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venerdì 16 marzo 2012
mercoledì 25 gennaio 2012
Uccelli di rovo
Recensione dello sceneggiato Uccelli di rovo
Sono passati ormai quasi trent’anni da quando lo sceneggiato Uccelli di Rovo andò in onda sulle reti commerciali di Fininvest (ora Mediaset). Sicuramente i più giovani , oltre a non conoscerne la trama, ignoreranno anche tutte le polemiche che seguirono la messa in onda di questa fiction.
Tratto dal romanzo omonimo , scritto da Colleen McCullough, diventato un best sellers in tutto il mondo , Uccelli di rovo rimarrà , per sempre, un icona nella storia del piccolo schermo.
La trama che aveva come protagonisti principali Richard Chamberlain e Rachel Ward narrava la grande storia d’amore tra una giovane e bellissima ragazza e un prete cattolico. Ambientato a cavallo tra gli anni '30 e gli anni '70 , in una terra selvaggia e suggestiva come l' Australia, Uccelli di rovo riesce a rapire lo spettatore per quel senso struggente ed esasperato che caraterizza l'esistenza degli amanti infelici .
Sceneggiato decisamente interessante e magistralmente recitato, che oltre l’intensa e struggente storia d’amore , possiede anche diverse e alternative chiavi di lettura.
La morale è abbastanza palese : la forza di una passione amorosa che dura per più di quarant’anni, sta nel desiderarsi senza mai consumarsi o viversi completamente .
Significativa è infatti la frase di Maggie quando confidandosi alla madre dice : “ Ho amato per tutta la mia vita , un uomo che non poteva essere mio”
La miniserie era composta da 4 puntate ed iniziava esattamente con l’arrivo in Australia della famiglia Cleary , composta da madre, padre e i cinque figli , tra cui la piccola e dolce Maggie.
Ad accoglierli Padre Ralph , che rimane subito colpito dall’innocenza e dalla dolcezza della piccola bimba. La famiglia al completo si trasferisce a Drogheda, nella fattoria dell’anziana Mary Carson , sorella del padre della piccola , per poter lavorare e vivere onestamente.
Tra Maggie e Padre Ralph si instaura un rapporto fatto di tenerezza, comprensione e magica intesa. Il sacerdote, grazie alle sue conoscenze, permette anche alla bimba di poter conseguire degli studi molto prestigiosi .
L’amore che lega i due è intenso, ma puro….innocente.
Fino a quando Maggie non diventa una donna.
Alla festa del suo settantacinquesimo compleanno, Mary Carson , si accorge dell’amore che sta sbocciando tra Maggie e Ralph.
L’anziana donna è completamente accecata dalla gelosia , perché anche lei prova un forte sentimento per il giovane sacerdote.
E per separare i due giovani, lascia in eredità al prete una sostanziosa somma di denaro, ma a condizione che Ralph si rechi a Roma , in Vaticano, per poter seguire la sua carriera nell’ambito ecclesiastico. Il giorno dopo Mary muore e padre Ralph decide di fare il grande passo e di tornare ad amare Dio, seguendo anche le sue tanto soffocate ambizioni .
Decide così di partire per Roma , lasciando la giovane Maggie in preda alla disperazione e allo sconforto più profondo .
Ma la donna è sempre più decisa a non demordere e ad aspettare l’uomo che sente di amare più di se stessa. Nel frattempo , diversi lutti colpiscono la sfortunata famiglia Cleary .
Il ritorno di Padre Ralph , nel frattempo diventato Monsignore , coincide con il devastante incendio, in cui perdono la vita sia il padre , che il fratello minore di Maggie.
La donna , intenzionata a non desistere, cerca di sedurre Padre Ralph, dichiarandogli i suoi sentimenti.
Ma l’uomo , scappa ancora, troppo impaurito per la passione che la donna riesce a scatenare in lui.
E fa di nuovo ritorno in Vaticano. Passano gli anni.
Maggie si fidanza e si sposa con Luke O’Neal , giovane coltivatore , spinto da arrivismo sociale e da ambizioni tutt’altro che oneste. Il matrimonio tra Luke e Maggie dura poco, lui è sempre fuori casa per lavorare, mentre Maggie è costretta a fare da cameriera presso la casa di una coppia , che finirà per essere la vera e unica famiglia che Maggie abbia mai avuto.
Per cercare di salvare il suo matrimonio, Maggie si fa mettere incinta, ottenendo , però l’effetto contrario, ovvero il rifiuto da parte del marito.
Durante la gravidanza, Ralph torna in Australia e viene informato delle nozze di Maggie.
Decide di raggiungerla nel Queensland dove la donna vive, e arriva proprio in tempo per il parto della sua amata . Nasce una bimba, che Maggie decide di chiamare Justine.
Dopo il parto, Ralph torna a Roma , mentre Maggie viene mandata dalla signora che assiste in un ‘isola per poter riprendere le forze fisiche e psicologiche.
Ralph , ossessionato dal pensiero della sua amata, raggiunge Maggie sull’isola e finalmente , dopo anni di tormenti e sofferenze, viene consumata e vissuta la passione da troppo tempo repressa.
Ma nonostante gli intensi giorni di passione e tenerezza, Padre Ralph , prende la sua definitiva decisione e , a malincuore, decide di tornare a Roma per continuare a seguire la sua vocazione e la sua ambizione.
Maggie torna a casa dalla sua famiglia di origine e , esattamente dopo 9 mesi , mette alla luce Dane; frutto e risultato del suo grande amore per Ralph.
Passano vent’anni ….. Ralph ( nel frattempo diventato cardinale) torna a Drogheda , inconsapevole di aver avuto un figlio dalla donna della sua vita.
Dane, desideroso anche lui di diventare un sacerdote, decide di seguire Ralph a Roma.
Dopo alcuni anni, Dane muore annegato, mentre cerca di salvare la vita a due giovani turiste americane. Il feretro del giovane fa ritorno quindi in Australia , seguito anche da Padre Ralph , ormai invecchiato e distrutto dal dolore.
Dopo il funerale del giovane, Maggie rivela a Ralph la verità sulla paternità di Dane, riversando sul cardinale tutta la rabbia e il risentimento, covati per tutta la vita.
Per anni Maggie , ha commesso gli stessi identici errori di sua madre, amando di più il figlio avuto da una relazione fuori dal matrimonio.
Il paradosso è che , fin da bambina, Maggie si è sentita privata dalle cure di una madre , e , paradossalmente , si è poi trovata a ripetere gli stessi sbagli , negando alla figlia Justine tutto quell’amore di cui la ragazza necessitava.
Commovente , dunque, la riconciliazione di Maggie con l’anziana madre , che la sprona a recuperare un rapporto con Justine , facendole comprendere che non è mai troppo tardi per riparare ai propri errori. L’epilogo vede Justine partire con il suo compagno alla volta di Roma .
La ragazza parte con lo starzio nel cuore, ma serena di essere riuscita a buttare giu , il muro di indifferenza che la teneva lontana dalla tanto amata madre.
L’ultima scena vede Ralph seduto in veranda.
Ormai distrutto dalla perdita del figlio e gravemente ammalato , ottiene però il perdono di Maggie e poco prima di morire , afferma alla donna che è stata lei il vero amore della sua vita e non Dio. I due si abbracciano forte, consapevoli che il tempo a loro concesso è terminato , ma senza il rimpianto di aver vissuto un cosi grande amore , nonostante tutte le sofferenze procurate.
Prima di chiudere gli occhi per sempre , l’uomo racconterà a Maggie la storia che le aveva narrato da piccola. La storia parla dell’uccello di rovo , che decide di sacrificare la sua esistenza , dirigendosi , volutamente, verso la spina più affilata di un rovo. Questo sacrificio è compensato dal fatto che , durante questo evento, l’uccello canterà più soavemente di qualsiasi altra creatura della terra.
Ralph morirà tra le braccia della sua Maggie , mentre un aereo , sullo sfondo, si alza in volo portando con se Justine e il suo fidanzato, pronti a vivere la loro storia alla luce del sole e con tutta la serenità meritata.
Uno sceneggiato straordinario che non parla solo dei grandi amori sofferti, ma anche di tutti quei rapporti che tendiamo a tenere lontani per orgoglio, pudore o stupidità.
Oltre ai protagonisti , Uccelli di rovo è magistralmente interpretato da grandi star internazionali, come Jean Simmons , Piper Laurie, Barbara Stanwyck, Christopher Plummer .
Tutta la durata della miniserie è accompagnata da una superlativa e magnifica colonna sonora, appositamente composta dal pluripremiato maestro Henry Mancini .
Note drammatiche e suggestive che conferiscono allo sceneggiato , un incentivo in più per renderlo indimenticabile ed unico.
Una vero gioiello della storia della televisione , che rimarrà sempre nella memoria emozionale e collettiva di tutti gli spettatori che tanto l ‘ hanno amato. BELLISSIMO Gina Margiotta
giovedì 1 dicembre 2011
La mia recensione della miniserie Mildred Pierce.
Sarà che ho una particolare venerazione per le vicende d’epoca, lo stile retrò, i vecchi film romantici , sarà che adoro le protagoniste femminili dei romanzi che parlano di eroine coraggiose e combattive, comunque sia , questa volta ho deciso di parlare di qualcosa di diverso dal solito film creato appositamente per il cinema.
Recentemente su Internet, ho scoperto una nuova ed interessante miniserie televisiva che vede protagonista principale una delle mie attrici favorite , la bellissima e sempre brava Kate Winslett.
La miniserie si intitola Mildred Pierce ed è composta da 5 puntate della durata di circa un’ora ciascuna . Tratta dall’omonimo romanzo dello scrittore James M . Cain (lo stesso autore de Il postino suona sempre due volte) ) la serie televisiva era già stata portata sullo schermo cinematografico da Michael Curtiz con protagonista l’indimenticabile Joan Crawford ( che per questa pellicola vinse l’Oscar).
Protagonista della trama , ambientato a cavallo degli anni ’30 e ’50 è appunto Mildred Pierce.
La storia ha inizio durante il periodo della Grande Depressione .
Kate Winslet è appunto Mildred Pierce , una giovane donna abbandonata dal marito che ,con la sola capacità delle proprie forze e con due figlie piccole, cerca la strada dell’indipendenza economica ,prima lavorando presso una tavola calda , poi aprendo , per conto suo, un ristorante che ,in breve tempo, riscuoterà un incredibile successo.
Tra lutti devastanti, amori con uomini sbagliati , tradimenti e delusioni inflitti dalle persone più amate , la tenace Mildred si troverà ad affrontare situazioni difficili ed estenuanti.
Lo sceneggiato o fiction come si chiama adesso , è veramente una piccola opera creata ad arte.
Tutto è estremamente sofisticato, elegante , lucido, pacato.
A mio avviso il regista Haines ha saputo creare un piccolo gioiello da assaporare con delicatezza.
La precisione con cui delinea le sue panoramiche, il soffermarsi sui piccoli ed importanti particolari, la scelta sagace di inquadrature che riescono a rapire gli sguardi intensi degli attori; tutto riesce a conquistare l’attenzione dello spettatore .
Straordinaria l’interpretazione della Winslet, sempre intensa, malinconica , evocativa, emozionante; quasi a voler ricordare l’immagine di un epoca lontana, come un dipinto la cui musa femminile rende più viva ogni tipo di emozione.
Perfetta poi le scelte delle musiche , una colonna sonora straordinaria, cosi come la scelta dei costumi e delle scenografie sempre suggestive e credibili.
Mildred Pierce non è da considerarsi una serie densa di colpi di scena o sequenze cariche di suspance , ma sicuramente puo’ essere definito come un fotogramma volutamente ricercato; una descrizione quasi perfetta dell’esistenza di una donna che non potrà fare a meno di conquistare la vostra attenzione e ammirazione.
Vi assicuro che, una volta iniziato, non potrete fare a meno di proseguire la visione.
Mildred Pierce è la perfetta descrizione di una realtà ormai lontana, ma , comunque, sempre presente di una tipologia di donna che combatte , con tenacia e perseveranza .
Un simbolo che diventa quasi un modello a cui fare riferimento, per lottare contro i pregiudizi e le etichette imposte da una società maschilista e misogina .
Mildred Pierce è una di noi, cosi …semplicemente donna…. E fiera di esserlo fino in fondo.....fino all'ultimo angolo del cuore, in ogni centimetro della pelle, fino al più piccolo frammento dell'anima......Gina Margiotta
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