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sabato 22 ottobre 2011

Recensione del libro L’eleganza del riccio di Muriel Barbery

Quanti pregiudizi privi di fondamenta si insidiano nelle nostre menti limitate?
Quanti luoghi comuni riescono ad allontanarci da ciò  che realmente esiste e fingiamo di non notare?
Chi, come me, ha avuto l’opportunità di leggere L’eleganza del riccio sa  di cosa sto parlando.
Scritto da Muriel Barbery , questo piccolo gioiello della letteratura francese contemporanea , racconta la storia di Renèe , una portinaia di mezza età , che dalla sua minuscola guardiola , vede l’avvicendarsi quotidiano degli stessi abitanti del ricco caseggiato; avvocati, burocrati, professori universitari. Renèe appare , a tutti gli effetti, conforme all’immagine stessa della classica portinaia;
grassa, trasandata, goffa e completamente dipendente dallo schermo televisivo.
In realtà, la donna cela, all’insaputa di tutti, un’identità assai diversa dall’immaginario collettivo.
Un’eleganza nascosta dietro un’apparenza quasi imposta e resa ancora più credibile da pregiudizi superficiali e da stereotipi assai scontati.
Esattamente come fa il riccio , che ostenta al mondo i suoi pericolosi aculei , nascondendo la sua reale eleganza e sensibilità.
Renèe è , infatti, una coltissima autodidatta , con una grande passione per l’arte, la letteratura, la cultura orientale, la filosofia.
Dotata , poi, di grande ironia e senso dell’umorismo, si trova spesso a schernire e a deridere tutti coloro che la considerano una povera ignorante.
L’unica ad accorgersi del reale valore culturale di Renèe , sarà la problematica e associale Paloma : un adolescente tormentata e solitaria, desiderosa solo di morire , per non dover vivere in una realtà che vuole , a tutti i costi, rinnegare.
Esattamente come l’anziana portinaia, anche Paloma nasconde al mondo la sua vera natura.
La ragazzina , infatti, è dotata di una mente lucida e acuta ; con sfumature spiccate di intensa percezione della vita e del genere umano.
Ed è proprio da queste due creature così incomprese e “nascoste” che nasce e si sviluppa questo romanzo. Apparentemente cosi diverse , sia per ceto sociale che per ragioni anagrafiche, le due protagoniste riusciranno ad instaurare un profondo e complice legame di amicizia, rafforzato ancor più, dall’arrivo di Monsieur Ozu, anziano giapponese predisposto di grande intuito e raffinatezza.
L’uomo riuscirà  , pian piano, a conquistare la fiducia delle due protagoniste femminili.
Non solo, ma con il passare del tempo, si renderà conto della reale personalità di Renèe , aprendo le speranze per una nuova e matura storia d’amore.
Con un finale del tutto inaspettato , questo romanzo riuscirà a farvi riflettere sull’incapacità umana di guardare al di là delle nostre stesse convinzioni. Un invito a superare le nostre barriere mentali, per scoprire che dietro ai nostri preconcetti, c’è tutto un universo sconosciuto, desideroso solo di essere scoperto, compreso e rispettato. Buona lettura, amici miei. ( Gina Margiotta)

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