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venerdì 22 maggio 2015

Recensione del romanzo Uomini che odiano le donne

Da molti mesi a questa parte la mia grande passione per la lettura è andata aumentando.

E' mia abitudine scrivere su un quaderno i libri e gli autori da me letti.
Nell'arco di un anno ho letto più di quaranta libri.
Qualcuno sostiene che esiste una sorta di mania/malattia riguardo ad una passione cosi esasperata .
E noi che ne siamo affetti possiamo definirci "lettori compulsivi".
Molti di questi libri, probabilmente, saranno dimenticati.
Sicuramente quelli che non ho amato particolarmente.
Ma uno dei romanzi che senza ombra di dubbio resteranno nella mia mente è Uomini che odiano le donne dello scrittore svedese Stieg Larsson .
Una semplice nota di riflessione sorge spontanea all'idea che il talentuoso artista non abbia potuto godere appieno il successo planetario di questo suo romano e dei suo due romanzi successivi legati alla stessa trama (la trilogia Millennium ).
Stieg Larsson infatti è mancato prematuramente a soli 50 anni a causa di un infarto . E tutto ciò ancor prima che le sue opere fossero pubblicate. Peccato , davvero peccato .
 Aldilà dell'aspetto umano ed emotivo per una vita ancora cosi giovane strappata nel fiore degli anni, viene tristezza anche pensare a questo grande talento che avrebbe potuto donarci ancora tanti lodevoli e valide opere letterarie.
Se Agatha Christie fosse ancora in vita credo che avrebbe molto apprezzato   Uomini che odiano le donne.
Le dinamiche che rappresentano questo ottimo romanzo infatti rasentano quasi la perfezione letteraria.
La lodevole precisione e sintesi della trama trova il suo massimo livello nella descrizione dei suoi  personaggi, sicuramente molto "oscuri" , ma intriganti ed originali , il tutto mischiato con una storia dalle sfumature misteriose e colme  di colpi di scena.
Il romanzo è crudo, come cruda è la protagonista principale; Lisbeth Salander .
Una giovane donna dal passato oscuro e traumatico, una donna complessa, ribelle, tormentata,  introversa, apparentemente insignificante, ma invece dotata di un'intelligenza umana ed intuitiva , che la rende una delle figure femminili più interessanti dei romanzi dell'ultimo decennio . Fidatevi nessuno può restare immune dal magnetismo del suo splendido personaggio.
Il linguaggio del romanzo è di stile decisamente più moderno, crudo e spietato, reso ancora più  reale e credibile  perché incentrato in un contesto narrativo legato persino all’attualità ; la persistente e continua violenza contro le donne .
Se proprio dovessi trovare un difetto a questo romanzo è la lunghezza della storia, io l'avrei resa più breve, ma d'altronde la trama è così complessa ed intricata che sarebbe stato difficile riassumerla in tempi brevi. 
Senza svelare nulla di importante , per non togliervi il gusto della lettura cerco di farvi una breve descrizione della trama.
Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote prediletta del ricchissimo industriale Henrik Vanger, è scomparsa senza lasciare traccia.
Da allora, ogni anno il vecchio e potente magnate riceve nel giorno del suo compleanno un dono anonimo ; un fiore essiccato ed incorniciato , esattamente il regalo che riceveva dalla tanto amata nipote scomparsa .
Giunto alla fine della sua esistenza , Henrik Vanger decide cosi di tentare per l'ultima volta di fare luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita.
L'incarico delle indagini è affidato a Mikael Blomkvist: quarantenne dotato di gran fascino e di arguta audacia ,  giornalista e redattore della tanto famosa e discussa rivista Millennium, specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione di alcuni degli uomini più potenti della Svezia .
Sulle coste del Mar Baltico, con l'importante e prioritario contributo di Lisbeth Salander, giovane e abilissima hacker, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger.
Ma quella famiglia cosi ammirata e stimata dal mondo intero, nasconde molti segreti, molti misteri .... un tuffo in un mondo apparentemente dorato, ma , in realtà, torbido e perverso che  dietro un 'immagine tanto per bene , cela e nasconde un'infinita lista di episodi e di persone inquietanti .
Concludo , dicendo che ho letto tutta la trilogia. Ottime anche le opere successive, ma Uomini che odiano le donne è in assoluto il romanzo più interessante e meravigliosamente indimenticabile. Da leggere....senza nessuna esitazione.

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