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lunedì 2 aprile 2012

La mia recensione del romanzo La bambina di neve


Questo romanzo mi è stato regalato per Natale e devo ammettere che mi ha piacevolmente sorpresa.
Confesso che non sono mai stata una grande appassionata del genere fantasy, ma ultimamente sto scoprendo la necessità di provare a conoscere delle realtà a me quasi del tutto sconosciute.
Il risultato è che questo stile  particolare ed irreale mi appaga più di quanto potessi immaginare. Della serie….nella vita non è mai troppo tardi…oppure mai dire mai.
La bambina di neve è un romanzo scritto dall’americana Eowyn Ivey ed è ispirato da un ‘antichissima favola russa . Il suo nome originale è Snegurocka , che in lingua russa assume il significato di figlia del Gelo.
La trama è ambientata intorno al 1920 e narra la storia di due cinquantenni Mabel e Jack ormai sposati da diversi anni.
Nonostante il loro grande amore , la vita ha negato loro la gioia di un figlio .
E proprio per sfuggire dal disagio di questa mancanza , decidono di trasferirsi in Alaska , una terra fredda e selvaggia , con il progetto di rifarsi una nuova vita, comprando una vecchia e piccola fattoria. Il tempo trascorre lento ma implacabile e nonostante i mesi vissuti nella nuova realtà, il dolore e la tristezza non accennano a diminuire .
Soprattutto Mabel, donna dolce e silenziosa, vive in una situazione di eterna apatia .
Rassegnata al fatto di non realizzare il suo desiderio di maternità, vive la quotidianità come un supplizio ….e forse il suo unico desiderio sarebbe quello di addormentarsi per sempre , per evitare quel vuoto che le impedisce di sorridere e di vivere.
Poi un giorno, con l’arrivo dell’inverno , la neve fa il suo esordio , imbiancando quella natura così misteriosa e selvaggia . Improvvisamente la polvere bianca ricopre le pianure, gli alberi, le montagne più alte . La loro piccola casetta sembra immersa nel silenzioso fascino dell’inverno .
Una sera Mabel e Jack decidono di creare un bellissimo pupazzo di neve, con le sembianze di una bambina. Quasi una sorta di creatura immaginaria , che possa in qualche modo sostituire quella bambina che non è mai venuta al mondo.
Come due bambini impazziti, la coppia di coniugi vestono il pupazzo di neve con dei guantini e una sciarpa di morbida lana color del cielo. E per meglio creare un effetto reale , dipingono il pupazzo di neve con del succo di mirtilli a voler rappresentare le labbra e un ciuffo di paglia secca a voler simulare la chioma di capelli.
La mattina seguente il pupazzo è misteriosamente scomparso, nonostante il gelo della notte non consentisse la possibilità dello scioglimento della neve.
Gli indumenti del pupazzo misteriosamente scomparsi.
E come per magia…. dopo poco tempo , Mabel e Jack cominciano a vedere una bambina reale, in carne ed ossa , aggirasi tra i boschi , accompagnata da una volpe che la segue con infinita devozione e fedeltà. Dopo varie vicissitudini, la bambina si avvicina alla dimora dei due coniugi.
Dice di chiamarsi Pruina …la piccola si ferma il tempo necessario di una visita, ma non abbastanza ….perché le voci del bosco e del freddo glaciale la richiamano ….
In realtà Pruina sembra non avere famiglia …. La sua casa è la natura incontaminata …
Non si sa da dove venga ne tanto meno dove vada, ma non c’è verso di trattenerla …
Pruina è destinata ad arrivare , ma anche ad andarsene.
Con l’arrivo della primavera , che scioglie la neve, la bimba scompare per poi tornare l’inverno successivo ad allietare ,anche se per breve tempo, la vita di Mabel e Jack .
Gli anni trascorrono e Pruina diventa una bellissima ragazza.
E persino tutte le persone che non credevano alla storia della sua esistenza , cominciano a vederla e a conoscerla. Evito di raccontarvi il finale , anche se vi consiglio di tenere a portata di mano una buona dose di fazzoletti.  La mia personale opinione su questo particolarissimo romanzo , è la sensazione di dolcezza e mistero che accompagna la trama.
Un libro soffice, delicato , morbido esattamente come la neve che ne delinea i contorni .
Lo stile narrativo è semplice e scorrevole e ammetto che è descritto in maniera perfetta e minuziosa , al punto che , senza neanche accorgervene , vi sentirete rapiti dalla sue pagine , quasi a voler entrare in quel mondo puro e bianco .
La bambina di neve è , a mio avviso, un romanzo che scava dentro il desiderio mai realizzato , una sorta di mondo alternativo ad una realtà che ha il sapore del nulla, della mancanza, dell’assenza.
Ma è anche un romanzo colmo di valori positivi, di sogni che possono divenire realtà….anche se si sa….i sogni sono belli perché durano poco….come gli effetti di una candida e dolcissima nevicata .
                                                    Gina Margiotta

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