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venerdì 14 ottobre 2011

I cartoni animati che ci hanno cambiato la vita di Gina Margiotta


Qualche sera fa scrissi un post  intitolato Tempi in cui ; l’articolo  parlava dei ricordi della nostra infanzia e della nostra adolescenza.
Ma ricordando quel periodo cosi lontano ,  viene da domandarsi come sia stato possibile sopravvivere  alla visione di tutti quei cartoni animati così drammatici.
Cerco di essere più chiara. Ma non vi siete mai accorti che tutti i protagonisti di quei famosi manga erano veramente sfigati?
Allora cominciamo dalla amatissima Heidi.
La piccola bimba svizzera  rimane orfana di entrambi i genitori.
 La zia materna decide di crescerla, ma quando trova lavoro si vede costretta a portare la piccola a casa del vecchio nonno , che si trova esattamente sulla montagna più alta della Svizzera.
A parte il fatto che il nonno aveva un caratteraccio che in confronto Vittorio Sgarbi potrebbe sembrare un  docile  agnellino. Comunque dicevamo Heidi passava le sue giornate tra i pascoli con l'amichetto Peter, che si era diplomato insieme al figlio di Bossi , in Padania... Peter aveva una nonna cieca come una talpa e completamente senza denti che viveva con una pensione minima...c'è da chiedersi come la famiglia ce la facesse a mangiare...Ma c’è una cosa che non riesco proprio a comprendere….allora la pastorella dormiva in un granaio di emergenza, posizionato sotto il tetto della casa….ebbene Heidi andava a letto con una canottiera in cotone stile camionista , sopra un cumulo di paglia , coperta solo da un sottile lenzuolo. MA IN MONTAGNA D’INVERNO ? No dico ma ci rendiamo conto ?
E’ un miracolo che non si sia mai presa una broncopolmonite e sia scampata al calvario della scoliosi …. E poi quel tirchione del nonno non gli comprava mai dei vestiti....per tutta la durata del cartone animato quella povera piccola ha indossato lo stesso abito (era lo stesso anche in vesione invernale, solo che aveva le maniche lunghe.)
Durante la vicenda , Heidi poi si trasferisce nuovamente in città, più precisamente a Francoforte. La sua missione è quella di fare compagnia ad una povera bambina paralizzata : Clara. A complicare la situazione la presenza di una governante , la Signorina Rottermaier, una giovane donna simpatica come un feroce e improvviso attacco di dissenteria, durante la coda in posta.
Dopo mesi e mesi di vita cittadina , Heidi si ammala di nostalgia e cosi fa ritorno alle sue amate montagne. Dopo qualche tempo  la sua amica Clara va a trovarla e , nel bel mezzo della natura, tra caprette e fiaschi di latte genuino, la bimba recupera l’uso delle gambe ..e viene da chiedersi …ma allora che esiste a fare Lourdes ?
Poi passiamo ad un  personaggio ancora in fase di accurati  studi scientifici ovvero : Remi.
Remi era un bambino (ovviamente orfano ) cresciuto da una famiglia che lo aveva allevato come un figlio, fino a quando il padre  adottivo decide  di venderlo ad un vecchio gitano  di nome Vitali.
L’anziano vive di stenti ,  organizzando piccoli spettacoli in strada, in compagnia di tre cani e una scimmietta. Risultato : dopo qualche mese …una strage…. muoiono in ordine Vitali, la scimmietta e i tre cani…. Mamma mia …persino i gatti neri si toccavano quando passava Remi.
Per fortuna alla fine , il piccolo orfano ritrova la sua vera famiglia…ma nessuno ci ha mai fatto sapere che destino hanno avuto i suoi parenti….meglio non indagare…
E adesso passiamo a Candy ( che strano ..orfana anche lei )…. Cresciuta in un orfanotrofio la dolce bimba , viene adottata da una famiglia americana molto agiata, ma invece di essere trattata come una principessa, viene costretta a fare la serva .
 La famiglia adottiva la costringe a dormire  in una stalla e a sbrigare i lavori più umili e faticosi…senza neanche pagarla ….della serie sfruttamento minorile e lavoro in nero….
Per fortuna i drammi di Candy si concludono quando la famiglia Andrew  decide di prendersi cura di lei. Finalmente la bella ragazzina è felice… e si innamora anche del dolce e delicato Antony che ovviamente, muore cadendo da cavallo , durante una battuta di caccia.
La povera orfanella è dilaniata dal dolore ….dopo mesi e mesi di sofferenza , la famiglia adottiva decide di farla studiare in Inghilterra, in un istituto che in confronto Alcatraz  poteva essere paragonata ad Eurodisney …. In questo carcere scolastico , Candy ritroverà l’amore , grazie all’incontro con Terence, bello e tenebroso….ma il destino dei due sarà separato a causa della perfida Iriza  , gelosa marcia del loro sentimento.
Candy farà ritorno in America e deciderà di studiare come infermiera…. E ovviamente quando torna a casa, scoppia la prima guerra mondiale… La nostra eroina ritrova, però l’amore di Terence, che nel frattempo è diventato attore….ma anche stavolta i due si vedono costretti a separarsi a causa di un incidente in cui il ragazzo , viene salvato da una collega che ovviamente rimarrà invalida…
Cosichè il giovane attore , preso dal senso di colpa, decide di lasciare Candy e di dedicare la sua vita alla giovane amica che si è sacrificata per lui…ma non finisce qua….prima della fine della guerra , Candy subisce un altro lutto…. Il suo caro amico Stear , arruolatosi nell’esercito, perisce durante una battaglia in Europa….Candy fa ritorno al suo vecchio orfanotrofio e decide di rimanere a lavorarci ,aiutando tutti i bambini presenti ( che dormivano con cornetti e ferri di cavallo sotto il cuscino)…..  Vi sto annoiando per caso? Si si lo so…. Sono un po’ prolissa…ma ora concludo…a dire il vero avrei tanto materiale da scriverci un libro con più pagine della Bibbia, ma vorrei evitare di tediarvi ulteriormente cosi termino l’articolo con l’emblema del dramma puro …il cartone animato tragico per eccellenza…ossia Lady Oscar….
Ambientato nella Francia aristocratica della metà del diciottesimo  secolo, la storia di questa triste eroina assume , a tratti, risvolti a dir poco ambigui, dai quali facciamo ancora fatica a riprenderci.
Oscar nasce in una famiglia nobile e ricca…Figlia di un generale delle guardie reali , la bimba viene costretta dal padre a negare la sua femminilità . Il vecchio genitore infatti, da sempre desideroso di un erede che possa succedergli al comando delle guardie, decide di crescere la figlia, educandola come un maschio , insegnandole tutte le discipline relative alla vita militare.
Nasce cosi in lei il conflitto di  doversi comportare come Rambo, quando , in realtà, il suo unico desiderio è quello di vivere come una normale ragazza della sua età.
Ovviamente la sua carriera militare è in crescendo ..e indovinate di chi diventerà la guardia del corpo??? Ma della regina Maria Antonietta…da non crederci vero???
…roba DA PERDERCI LA TESTA….  Passano gli anni …. Scoppia la rivoluzione francese …e qui la storia ha una svolta …. Durante un duello Andrè, il migliore amico della bella Oscar, perde la vista , a causa di una violenta ferita all’occhio…. Il giovane , dopo vent’anni di amore silenzioso, si dichiara alla sua cara amica, confidandole di  aver sempre provato un forte sentimento nei suoi confronti….. Tra i due giovani, scoppia la passione…baci, abbracci….una notte infuocata nel bosco…insomma direte voi…finalmente il lieto fine??? SCORDATEVELO….
Oscar e Andrè , decidono di lasciare le guardie reali e di combattere insieme , alleandosi con il povero popolo francese…. Ma il giorno della presa della Bastiglia, il giovane Andrè viene ucciso…. Oscar, distrutta dal dolore e dalla disperazione, partecipa ad una battaglia… pronta a sacrificare la sua vita per il suo popolo… e decisa più che mai a raggiungere Andrè nell’aldilà …per poter vivere in eterno con lui…. MA PORCA PALETTA...... Allora siete soddisfatti??? Ho rispolverato un po’ i vostri  traumi infantili???
Dai ragazzi….ho voluto fare solo un po’ di ironia.
La verità è che questi cartoni animati ci sono rimasti nel cuore, perché avevano la capacità di emozionarci, perché erano carichi di profondi valori umani  e di significativi insegnamenti morali…..  forse è proprio per questo che non li dimenticheremo mai …. E’ solo che ci sarebbe anche piaciuto vedere dei finali un po’ più lieti….  Non lo pensate anche voi ?

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