Non esistono più i grandi giornalisti di un volta .
I grandi guerrieri della penna, i paladini della verità, gli
eroi delle parole giuste.
Spesso mi ritrovo a leggere articoli stupidi, ridicoli,
superficiali.
Per non parlare poi
delle trasmissioni televisive, spesso condotte da personaggi ruffiani e
accondiscendenti. I servitori della casta .
Tutto è scontato,
pianificato, organizzato , al fine di compiacere coloro che detengono il
potere di questa nostra povera nazione.
Dove sono finiti i giornalisti con gli attributi morali;
quelli stessi che hanno sacrificato la vita per gli ideali di verità e
giustizia? Mi vengono alla mente i nomi
di Giuseppe Alfano, Mario Francese, Peppino Impastato, Walter Tobagi.
Dopo di loro solo
l’oscurità, il buio.
Ma anche nel buio più totale , una lieve luce si infiltra. E anche se può sembrare impercettibile ,
almeno prendi coscienza che quella luce esiste , che è presente e reale.
E allora riprendi fiducia nella gente, nella vita.
E ricominci a
sperare che la verità non è del tutto sconfitta , che qualche guerriero della
penna è sopravissuto all’ipocrisia e
all’ omertà della società.
Uno di questi eroi , almeno per me, si chiama Marco
Travaglio.
Dire che lo adoro sarebbe riduttivo.
Marco Travaglio nasce a Torino nel 1964 .
Terminato il liceo
classico, Travaglio si iscrive alla facoltà di lettere e Filosofia
dell’Università degli Studi di Torino.
Inizia la sua carriera nel mondo del giornalismo da free lance , scrivendo per alcune testate minori come
Il nostro tempo, dove conoscerà il giornalista Indro Montanelli , che lo
assumerà presso il Il Giornale , come
vice corrispondente della città di Torino.
Quando Montanelli abbandonò il suo posto al Giornale per
dirigere La Voce , Travaglio seguì il
suo maestro per continuare a collaborare con lui.
Di seguito collaborò anche con Enzo Biagi , con il programma televisivo Il Fatto.
nell'ultio decennio è poi passato a Rai due , collaborando con il collega Michele Santoro nel programma televisivo Anno Zero . Collabora in oltre con numerose emittenti radiofoniche ed è il creatore e il curatore del suo personale Blog Il fatto quotidiano.
Inoltre è nota anche la sua carriera come scrittore. Tra le sue opere più note ; Se li conosci li eviti, Il bavaglio, Mani sporche , Silenzio si ruba, L'odore dei soldi, Ad personam.
Ma tralasciamo un attimo la sua carriera professionale.
Non è mia intenzione scrivere la sua biografia.
La mia grande ammirazione nei suoi confrontami sprona a
descriverne i lati della sua interessantissima e stimolante personalità.
Dotato di una dialettica ricercata, di un linguaggio forbito
e di un’ironia fuori dal comune ,
Travaglio riesce a descrivere gli avvenimenti sociali e politici del nostro
paese , facendo emergere verità nascoste, imbrogli celati, scandali
sottovalutati.
Il suo atteggiamento distaccato e professionale non
scalfisce minimamente il fascino che
questo uomo maturo riesce ad emanare.
Spesso il suo modo di presentarsi può apparire presuntuoso, il suo stile
saccente, ma è palesemente evidente riscontrare in lui una preparazione ed una
competenza giornalistica fuori dal comune . Insomma …..eccolo qua …..uno degli
ultimi eroi della comunicazione stampata, radiofonica e televisiva .
Un uomo capace di attirare su di sé l’attenzione che merita,
che stimola l’ascolto, che sprona a dedicarci agli avvenimenti che poi ci
condizionano la vita …che ci mette in guardia…che ci apre gli occhi…..Un uomo
caparbio, intelligente, lucido, coraggioso …affascinante come pochi.
Un personaggio scomodo per molti , ma estremamente
coinvolgente e ammirevole per tutte quelle persone che fanno della verità motivo di vita, l'alternativa leale di un'integrità morale che cerca di combattere una società malata, corrotta e disonesta .
Grande Marco Travaglio. Grande ……..
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