Il primo aggettivo che mi viene in mente del film Big fish del regista Tim Burton è STUPENDO.
Da sempre il famoso regista ci ha donato emozioni , attraverso gli occhi della fantasia , attraverso opere creative dai toni densi di colori e di immagini oniriche colme di pura poesia.
L’atmosfera dei film di Burton ricorda lievemente le fiabe di Anderson o dei fratelli Grimm.
Ogni suo film è una perla preziosa . Ogni sua opera trasmette sensazioni legate ai nostri sogni d’infanzia, quando il nostro mondo era dominato da personaggi suggestivi come principesse, folletti, gnomi e maghi.
Big fish parla della particolare ed eccentrica esistenza di Edward Bloom, un uomo onesto e ottimista che ama raccontare storie meravigliose alla gente .
La particolarità dei suoi racconti è quella di essere lui stesso il protagonista principale delle sue storie ; incontri con lupi mannari, streghe , pesci giganti e bellissime gemelle siamesi.
Sfortunatamente la sua dilagante fantasia , incontra l’ostilità del figlio Will, carattere pratico e concreto , che si vergogna della insistente e imbarazzante immaginazione paterna.
Ma la malattia teminale dell’ anziano genitore crea un occasione di riscatto e di riconciliazione.
Durante gli ultimi giorni di vita del padre, Will comprende quanto sia importante guardare il mondo che ci circonda , attraverso occhi alternativi alla dura realtà della vita .
La riconciliazione è inevitabile e il giovane uomo trae l’insegnamento più importante che poi è quello di vivere la propria vita nella realtà, senza però negarsi la possibilità di continuare a sognare.
Un film , dunque, da assaporare. Un piccolo gioiello di creatività , capace di rapire il cuore con le nostre più intime e innocenti fantasie.
Il cast è a dir poco leggendario. Formidabile l’interpretazione di Albert Finney nel ruolo del protagonista anziano, di Ewan MacGregor nella stessa parte da giovane, della sempre bellissima ed affascinante Jessica Lange , nel ruolo della adorata moglie , e di un sorprendenete Danny De Vito , nel caratteristico personaggio del gestore del circo. Un film degno di essere definito CAPOLAVORO e che vi lascerà un profondo messaggio di serenità ed infinita tenerezza.
Gina Margiotta
CITAZIONE : IL PESCE PIU’ GROSSO DEL FIUME DIVENTA TALE NON FACENDOSI MAI CATTURARE.
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