“Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure”. È con questa frase, tratta dalle “Città invisibili” di Italo Calvino, che il Comune dell’Aquila intende commemorare il quinto anniversario del sisma.
A distanza di cinque anni da quella notte maledetta, dove la terra tremò in Abruzzo e distrusse quasi completamente la città Dell'Aquila.....quella maledetta catastrofe che si portò via 309 persone (la maggior parte giovani studenti e bambini), i cittadini ricordano quei terribili momenti con una fiaccolata in memoria di una data che , purtroppo, rimarrà storica.
Oltre diecimila persone hanno partecipato ieri sera alla manifestazione in ricordo delle vittime .
La fiaccolata è partita da via XX Settembre e ha poi raggiunto il centro storico, dove nella chiesa delle Anime Sante, uno dei luoghi simbolo del terremoto, mezz'ora dopo la mezzanotte, è stata celebrata la messa.
Erano le 3.32 del mattino del 6 aprile 2009, quando una scossa di magnitudo 6,3 sprigionò tutta la sua potenza a L'Aquila e nei centri abitati vicini. Una catastrofe che colse nel sonno migliaia di persone radendo al suolo case, monumenti, edifici storici, ospedali, università.
Ricordo perfettamente quel tragico avvenimento perché mi sconvolse profondamente.
Tutto quel dolore, quella disperazione, quelle lacrime mi si impressero nella mente per sempre.
Se avessi avuto un fisico più in salute sarei , immediatamente, partita per aiutare quel popolo così in difficoltà . E invece mi sono limitata a guardare tutto quel disastro da lontano, riuscendo solo a collaborare con la parrocchia per raccogliere fondi, alimenti e prodotti utili alla sopravvivenza .
Nei mesi successivi riuscii a partecipare al grande concerto organizzato da Laura Pausini , Amiche per l'Abruzzo , svoltosi allo Stadio di San Siro di Milano, a cui parteciparono le più grandi protagoniste femminili del panorama canoro italiano.
Fu una sera molto intensa ed estremamente commovente.
Quello che fa più male, oltre, ovviamente, al disastro in sé è anche constatare quanto il governo di questo Paese non si sia minimamente impegnato per ricostruire questa città....tante belle promesse, tante belle parole e poi....nulla.
E dopo ben 4 governi , la città dell' Aquila vive ancora tra le macerie e ancora migliaia sono i cittadini sfollati e senza una dimora fissa.... Già molto meglio investire sulle auto blu, sugli f35, molto meglio evitare di tagliare le pensioni o gli stipendi stellari dei nostri politici, tanto si sa gli italiani sono un popolo di navigatori, artisti e santi..... quindi possono benissimo aspettare qualche anno in più.
In fondo cosa hanno perso di così importante questi benedetti Aquilani.....persone care, le loro case, le loro attività lavorative, la loro spensieratezza, la loro speranza?
Scusate....non volevo essere così polemica, ma , come tutte le più grandi tragedie, anche questa nasconde la sua buona dose di vergogna e disgusto.
Io vorrei solo rivolgermi a questi miei cari connazionali e infondergli , simbolicamente, tanta speranza e coraggio.... Un abbraccio sincero.....Non arrendetevi mai.
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