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giovedì 23 maggio 2013

Morto don Gallo non se ne fa un altro di Gina Margiotta

Da qualche mese,ormai,non mi prendo più cura del mio amatissimo blog.
Per una serie di problemi che non sto a descrivere o elencare, non ho potuto più dedicare il mio tempo libero a questa mia amatissima creatura. Ma sono tornata.
Non assicuro un'assiduità continua come in passato, ma oggi è doveroso da parte mia dedicare un articolo ad un uomo meraviglioso ed unico che ci ha lasciato proprio ieri.
Sto parlando di Don Gallo , sacerdote e fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto
di Genova (la mia città) .
Per chi non lo sapesse Don Gallo era un prete particolare , unico nel suo genere .
Fuori da ogni sistema ; alternativo , rivoluzionario .....un guerriero delle cause sociali, paladino degli ultimi, dei diseredati , degli emarginati .
Il vero esempio della Cristianità , quella pura ,  quella che non segue le logiche della ragione e delle regole , ma si colma solo di un'intensa umanità , di straordinaria solidarietà, di rara accoglienza.
Io ebbi il privilegio di conoscerlo di persona ...tanti anni fa.
All'epoca facevo parte della redazione del giornalino "Oltre i confini " della mia associazione di volontariato Progetto 80 , che si occupa dell'assistenza delle persone disabili.
Serbo di quel giorno un ricordo bellissimo , anche perchè con me erano presenti altri due amici che da tempo non sono più tra noi : Ivana e Andrea.
Don Gallo ci accolse nel suo studio privato ; una stanza un po' disordinata ma dignitosa, piena di libri , di posaceneri consumati ....una stanza che rispecchiava in pieno la straordinaria personalità di quell'uomo così carismatico, energico e dolce nello stesso tempo.
Una chiacchierata durata oltre due ore ..una lunga conversazione in cui si sono toccati i più svariati argomenti ; il sociale, la comunità, la vita.
Ricordo l'intenso odore del suo sigaro , quello sguardo colmo di sapienza ed ironia, quel suo sorriso sincero e disarmante, la sua sciarpa rossa avvolta intorno al collo.
Vissi quella giornata con un carico di emozioni che porterò con me per sempre ; uno dei pomeriggi più belli ed intensi di tutta la mia vita.
Ciò che mi colpì di don Gallo fu il fatto che tendesse a sottolineare l'importanza della comprensione come valore prioritario della cristianità.
Non giudizi, non sentenze, non condanne ....ma accoglienza, perdono, amore, solidarietà.
Per anni don Gallo ha combattuto al fianco dei  giovani che avevano smarrito la strada della vita .
Migliaia di ragazzi e ragazze salvati dal tunnel della droga .
Cominciò  tutto nella prima metà degli anni '70 , quando , a causa di un avvenimento drammatico, si trovò a soccorrere un giovane colto da malore dopo l'assunzione di una dose di eroina.
Don Gallo , in quella circostanza , cercò di fare ricoverare quel ragazzo in una struttura ospedaliera , e fu cosi che scoprì che i tossicodipendenti , all'epoca, erano considerati dalla legge come delinquenti , quindi punibili.
Don Gallo , invece, e con giusta ragione , pensò che un drogato altro non è che una persona debole, fragile e  conseguentemente malata.
Fu cosi che decise di fondare la Comunità di san Benedetto .
Ed è grazie a lui che tanti giovani riuscirono a riscattarsi , a guarire, a rinascere.
In seguito aiutò alcuni di quei ragazzi ad aprire un ristorante vicino alla Lanterna e che prese proprio il  nome del famoso monumento genovese.
Con il passare degli anni la Comunità allargò la sua attenzione verso altre problematiche sociali e fu così che "il prete di strada" cominciò ad aiutare anche donne costrette alla prostituzione, ragazze madri, senza tetto, transessuali emarginati, famiglie in difficoltà economica.
Dove c'era una causa che lui ritenesse giusta, la sua presenza era sempre costante ed incisiva.
Lo incontrai tante altre volte ; il festeggiamento dei suoi 80 anni al Porto Antico, spettacoli  teatrali, presentazioni dei suoi numerosi libri .
Fu bellissimo per me vederlo presente anche durante il Gay Pride Nazionale, tenutosi a Genova nel 2009 . A  fianco di Vladimir Luxuria a marciare per i diritti degli omosessuali ...perchè come diceva lui "Sono tutti figli di Dio e meritano rispetto, perchè non si può condannare qualcuno solo perchè ama una persona del suo stesso sesso"
Già cosi la pensava Don Gallo ...per lui l'amore è amore sempre ....comunque lo si voglia vivere o concepire .
Era così Don Gallo ; schietto, umano, autentico...senza maschere ipocrite ....senza falso perbenismo.
E quante volte questo suo essere libero e vero deveavergli causato problemi.
Importanti sono anche state le sue partecipazioni ad eventi contro il degrado della città....non ultima la battaglia portata avanti contro l'apertura di nuove sale gioco.
Lui con quel cappello in testa, il suo immancabile sigaro si impegnava con caparbietà a lottare contro le ingiustizie e i sopprusi.
Si definiva "un partigiano" anche perchè la Resistenza l'aveva vissuta veramente , ma si definiva anche un "rompicoglioni" ....ce ne fossero a palate di persone come lui.
Forse questo sarebbe un mondo più giusto, più umano e sicuramente meno ipocrita e violento.
Mi mancherai tanto don Andrea...ci mancherai tanto.
Tu che sapevi rapportarti con personaggi importanti esattamente come con le persone comuni.
Si mi mancherai tanto Don Andrea e voglio immaginarti cosi...a fumare il tuo sigaro tra gli angeli del cielo ...a combattere per gli ideali per cui hai sempre lottato e che sono stati la tua esistenza....la tua missione. Grazie Don .....noi cercheremo di portare avanti il tuo esempio anche se sarà difficile senza di te. Ti voglio bene....non ti dimenticherò mai.....Fai il bravo lassù....Arrivederci ....e abbi cura di noi
Ti lascio questa canzone...so che gradirai 
                                                                      

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