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martedì 25 settembre 2012

Grazie Mister Wilde di Gina Margiotta

Tra i grandi artisti della penna che preferisco Oscar Wilde ha sicuramente un posto d'onore .
Oscar Wilde nacque a Dublino il 16 Ottobre 1854.
Suo padre William era un affermato medico chirurgo nonchè  uno scrittore versatile e talentuoso ; sua madre Jane Francesca Elgée, una poetessa e un'accesa nazionalista irlandese.
Il futuro scrittore ebbe quindi la possibilità di frequentare il prestigioso Trinity College a Dublino.  Ben presto divenne  popolare grazie alla sua starordinaria dialettica , ma anche per i suoi modi eccentrici e per la sua spiccata ed originale intelligenza.
Nel 1879 soggiornò a Londra dove cominciò a scrivere  saggi giornalistici e pubblicare poemi apprezzati dalla critica letteraria dell'epoca.
 Nel 1881 escono i "Poems" che ebbero in un anno ben cinque edizioni.
La sua  schiettezza, il suo brillante modo di comunicare, il suo ostentato e coraggioso stile di vita ed il suo stravagante modo di vestirsi, fecero di lui una delle figure più originali dei tanto rinomati ed esigenti circoli londinesi.
In seguito un tour di lettura durato un anno negli Stati Uniti incrementò la sua notorietà e gli consentì la possibilità  di formulare meglio la sua teoria estetica che ruota intorno al concetto di "arte per l'arte".
Nel 1884 fece il suo ritorno a Londra dove sposò Costance Lloyd: un matrimonio più di copertura che dettato dalla passione .
Wilde era difatti omosessuale e visse la sua condizione con enorme disagio, soprattutto a causa della soffocante  e bigotta morale che imperava nell'Inghilterra del tempo.
Ma la personalità sincera di Oscar Wilde non poteva continuare a fingere questa farsa  e infatti, dopo la nascita dei suoi figli Cyryl e Vyvyan, si separò dalla moglie e cominciò , ufficialmente, la sua prima vera relazione omosessuale.
Nel 1888 pubblicò la sua prima collezione di storie per adolescenti tra cui"Il principe felice" (una favola densa di commovente poesia .....la mia preferita in assoluto) mentre tre anni dopo fu pubblicato il suo unico romanzo, "Il ritratto di Dorian Gray", capolavoro che gli diede fama internazionale e per cui è conosciuto ancora oggi.
La caratteristica particolare del noto romanzo , oltre alle varie invenzioni fantastiche (come la trovata geniale  del ritratto ad olio che invecchia al posto del protagonista), è che Dorian possiede indubbiamente molti dei tratti caratteriali dello stesso  scrittore, cosa che riuscì a scatenare l'ira dei critici, i quali riconoscevano  nella prosa di Wilde i caratteri della decadenza e della disgregazione morale.
Nel 1891 pubblicò il suo secondo volume di favole "La casa dei melograni" e "Intenzioni" una collezione di saggi comprendente il celebre "La decadenza della menzogna".
Durante lo stesso anno creò ,appositamente  per la famosa attrice teatrale  Sarah Bernhardt ,il dramma "Salomé", scritto a Parigi.
E ancora una volta la sua opera fu motivo di grave scandalo.
La tematica principale è , infatti, quella della forte passione ossessiva,  che non poteva non attirare l'attenzione  della severissima censura britannica che  ,ovviamente, ne vietò la rappresentazione.
Ma  ciò nonostante la geniale creatività dell'artista inglese non cennò a diminuire.
Ed ecco che creò il brillante "Il ventaglio di Lady Windermere", dove, sotto la parvenza  leggiadra ed ironica , si nasconde la critica al vetriolo alla società vittoriana
La stessa che, paradossalmente ed ipocritamente,  faceva la fila per riuscire a  vedere la commedia.
Lusingato dai tanti successi, lo scrittore produsse una quantità considerevole di pregevoli opere. "Una donna senza importanza" , "Un marito ideale" , "L'importanza di chiamarsi Ernesto"......tutte campionesse da botteghino, un trionfo che non smise mai di esistere.
Ma la società vittoriana  non era così disposta a farsi prendere pei fondelli e soprattutto a veder svelate le sue ipocrisie in maniera così palese e sarcastica.
Così a  partire dal 1885, la scintillante carriera dello scrittore e la sua vita privata vennero dunque massacrate . In più la sua amicizia con Lord Alfred Douglas, detto Bosie, mostrò la sua pericolosità procurandogli diversi disagi e suscitando scandalo agli occhi della cosidetta buona società.
Due anni dopo viene appunto processato per il reato di sodomia.
Fu così che il celebre artista fu condannato a diversi anni di reclusione ed,inoltre, processato anche per il reato di bancarotta.
Accadde così che tutti  i suoi beni furono messi all'asta .
Ad aggravare poi l'intera situazione , qualche tempo dopo ci fu anche la morte dell' amatissima madre.
Venne di seguito condannato per due anni ai lavori forzati; è durante il periodo del carcere che scrisse una delle sue opere più toccanti ed intense  "De profundis", che non è altro che una lunga e dolcissima lettera indirizzata al mai dimenticato Bosie .
La situazione più triste di tutta  questa ingiusta esperienza fu l'abbandono totale da tutti quelli che l'avevano sempre sostenuto. Infatti fu soltanto il vecchio amico Ross, l'unico presente fuori dal carcere ad attenderlo al momento della scarcerazione.
 L'ultima opera, scritta dopo un riavvicinamento a Bosie, fu "Ballata del carcere di Reading" che terminò nel 1898  durante un soggiorno a Napoli.
Tornato a Parigi apprese della morte della moglie e, dopo un paio d'anni di spostamenti sempre insieme all'amato Bosie, il 30 novembre del 1900 Oscar Wilde morì di meningite.
La vita e le opere di un' artista  di questa levatura non possono essere dimenticate.
Io, in particolare, amo i suoi aforismi , le sue citazioni ....vere perle di saggezza e di creatività.
La particolarità dell'arte letteraria di questo grande personaggio è da considerare unica e ineguagliabile . Preziosa e quasi insostituibile la sua sagace ironia , la sua straordinaria predisposizione  ad un tipo di satira intelligente, pungente ma mai volgare.
E se posso definirlo con un solo aggettivo a me viene da dire "elegante".
Fa male pensare che , per colpa di una società ipocrita e perbenista, questo talentuoso personaggio sia stato privato della libertà e della dignità.
Condannato per una motivazione inesistente , anche noi lettori siamo stati puniti.
Quante grandi opere avrebbe potuto continuare a scrivere, quante grandi emozioni avrebbe potuto ancora regalarci.
Ci resta solo la consolazione di essere riuscito ,comunque, a lasciarci in eredità  i suoi capolavori.
Una consolazione un po' magra .... GRAZIE MISTER WILDE .
GRAZIE PER LA SUA ESISTENZA.

CITAZIONE : 
Siamo puniti per cio’ che rifiutiamo a noi stessi: ogni impulso che tentiamo di strangolare cova nella mente e ci avvelena… L’unico modo di liberarsi da una tentazione e’ di abbandonarsi ad essa. Resisti, e la tua anima si ammala di nostalgia per le cose che si e’ proibita, di desiserio per cio’ che le sue mostruose leggi hanno reso mostruoso e illecito. E’ stato detto che i grandi eventi del mondo hanno luogo nella mente. Ed è nella mente, e solo lì, che si commettono anche i grandi peccati dell’umanità.
Oscar Wilde, da “Il ritratto di Dorian Gray”

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