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lunedì 6 febbraio 2012

L'importanza di chiamarsi Nutella

In questi giorni di gelo pungente e fastidioso , una valida alternativa alla monotonia e alla pigrizia è sicuramente il rifugio confortante del cibo.
E quale prodotto più adatto e appagante della crema dolce più famosa del mondo?
Sto parlando naturalmente della Nutella , uno dei prodotti italiani più conosciuti ed amati dagli abitanti del pianeta terra  (grandi e piccoli , senza distinzione)
La Nutella  nasce ufficialmente  nel 1964 , anche se le origini risalgono al periodo della fine della seconda guerra mondiale . Nel 1945, infatti, il pasticcere Mastro Pietro Ferrero , nel retrobottega della sua pasticceria ad Alba, in Piemonte , creò la ricetta di una crema a base di cacao e nocciole, destinata a diventare una delle golosità più adorate e apprezzate  dal popolo italiano.
In quel periodo, ovviamente, la gente viveva nella miseria più totale e la spesa dei dolci era ritenuta, il più delle volte , un lusso  che in pochi potevano permettersi.
Già da tempo Mastro Ferrero stava cercando di creare un nuovo prodotto, a base di cioccolato , che potesse soddisfare i palati dei clienti , senza gravare sull’economia del portafoglio.
Ed un giorno il grande pasticcere ebbe l’illuminazione di amalgamare l’impasto del cioccolato gianduia , con il burro di cacao  e l’aggiunta delle nocciole.  Ciò che ne risultò fu una specie di marmellata di consistenza semisolida, che una volta raffreddata  assunse l’aspetto e la corposità di un panetto da fare a fette. Queste dunque furono le origini  che diedero alla luce il magnifico prodotto che tutti noi conosciamo.
Il suo primo nome fu Giandujot  , ispirato ad un classico cioccolatino della tradizione pasticcera piemontese.  Ovviamente il successo commerciale fu immediato e dilagante e così Pietro Ferrero pensò di modificare la ricetta originale distribuendo il dolce  in singole porzioni sotto forma di crema . Nacque così il cremino.  Diverse le modifiche che vennero effettuate nel corso degli anni.
A cominciare dalle  innumerevoli varianti , atte a contenere il prodotto stesso, fino ad arrivare agli attuali bicchieri e barattoli in vetro. Ma la storia vera e propria della Nutella ebbe inizio nella primavera del 1964 , quando il boom economico permise alla produzione di consentire una consistente distribuzione commerciale , acquistando sempre più  una clientela soddisfatta e affezionata. La Nutella è ora distribuita in tutti i continenti ed , al momento, non ha rivali per quanto riguarda la valutazione qualità-prezzo. A me piace da impazzire.
Nei momenti di maggiore tensione e stress , questo nettare sembra quasi celare i segreti della capacità di confortare la tristezza . Come dire …dove c’è Nutella …c’è allegria.
Buona in ogni attimo della giornata; dalla colazione , alla merenda , ad un veloce e squisito spuntino, la Nutella aggrada il palato e l’anima come solo pochi prodotti industriali sanno fare. Ideale da spalmare sul pane, sui biscotti, dentro le crepes , sul gelato o all’interno di frittelle o torte. La sua ricetta , come quella della Coca Cola, è assolutamente top secret.
Anche se l’uso di tale bontà non può essere quotidiano (io sostengo che dia dipendenza) , il piacere di gratificarsi ,di tanto in tanto, con questa straordinaria  “essenza” di  paradiso , non può essere negato. Insomma  …come si fa a resistere ad una tentazione cosi meravigliosa?
Buona ….buonissima…. sensazionale…. Un peccato di gola , unico al mondo.
…l’importanza di chiamarsi Nutella.             Gina Margiotta

1 commento:

  1. non ci sono barrette, baci, tavolette che reggano il confronto...ha ragione la pubblicità: che mondo sarebbe senza Nutella? :)

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