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sabato 7 gennaio 2012

Recensione del film Midnight in Paris


L’ultimo film di Woody Allen, Midnight in Paris, conferma l’abilità , del geniale ed istrionico regista , di immergersi nella fantasia più visionaria e onirica.
Come nel suo famosissimo film La rosa purpurea del Cairo, Allen torna a sorprenderci con una storia che si snoda tra la realtà dei nostri giorni e l’immaginazione dei tempi ormai lontani.
In una sorta di fiaba contemporanea , nel film Midnight in Paris , si incontrano e si fondono presente e passato , con uno sguardo incerto proteso  alla speranza di un futuro più soddisfacente e appagato.
La storia parla di Gil , uno sceneggiatore hollywoodiano , aspirante scrittore di romanzi, fidanzato con la giovane e viziata Inez.
La coppia è in vacanza a Parigi con i genitori della ragazza ; due americani ultraconservatori , ricchi e decisamente snob. Gil , per ideologia e mentalità , è in netto contrasto con le personalità dei futuri suoceri e anche della stessa fidanzata.
Durante il soggiorno nella Ville Lumière , i protagonisti incontrano una vecchia coppia di amici di Inez, con i quali i due giovani trascorreranno gran parte del loro tempo libero.
Una sera, con il pretesto di fare una passeggiata, Gil rimane solo e cosi si ritrova a vagare tra le strade affascinanti e illuminate di Parigi .
Gil , spirito romantico e idealista, si siede a riposare  su dei gradini di una scalinata , forse a sognare la vita negli anni ’20 , dove artisti di calibro mondiale , regnavano incontrastati a dominare la vita notturna e mondana della romantica capitale francese .
E , come per magia, il sogno si realizza.
Contrariamente a Cenerentola , precisamente a mezzanotte , un auto d’epoca  accoglie Gil  e lo conduce in un altro mondo. Attraverso un “viaggio” spazio-temporale , Gil si troverà in luoghi  suggestivi e soffusi, in un atmosfera dalle sfumature retrò e bohémien.
Luoghi in cui incontrerà personalmente artisti blasonati  come Hemingway , Zelda e F. S Fitzgerald, Picasso, Dalì , Gertrude Stein, ma soprattutto la bella e sensuale Adriana , dalla quale Gil sarà completamente conquistato.
Questo incredibile avvenimento accadrà anche nelle notti successive e consentirà al giovane uomo di farsi conoscere dai suoi tanto amati artisti , permettendogli anche di presentare il suo inedito romanzo agli occhi critici e severi di Gertrude Stein .
Tutto questo mistero tenderà, inevitabilmente, ad allontanare sempre più il suo rapporto con la fidanzata Inez. Per chi non avesse ancora visto il film tralascio la parte finale .
Merita , davvero, di essere  valutato personalmente.
La pellicola, a mio avviso, è ben strutturata e ritengo questo lavoro di Allen, come uno dei suoi migliori film degli ultimi anni. Oltre ad essere una palese dichiarazione d’amore per la città di Parigi, Midnight in Paris , risulta essere anche una sorta di tributo di ammirazione verso quelle figure umane , che cosi bene hanno saputo rappresentare la vita culturale ed intellettuale dei primi decenni del Novecento. Ma Midnight in Paris non è soltanto questo. E’ molto di più.
Il film evidenzia la riflessione sul senso dell’esistenza vissuta come un rimpianto per tutto ciò che non si potrà mai realizzare , per tutti i luoghi in cui non si potrà presenziare, per tutte le persone che avremmo voluto aver conosciuto  lungo il percorso della nostra vita.
Una fiaba intrisa di delicatezza ed eleganza , quasi incantevole nella sua semplicità , che sembra condurre lo spettatore verso i sentieri  della ricerca di una lontana e improbabile felicità.
In una vita fatta di insoddisfazioni e noia , l’evasione del sogno , sembra essere l’unica via di salvezza per sfuggire ad una realtà che non ci aggrada. Ma è pur vero che , spesso, ci dimentichiamo di fare chiarezza sulle reali aspettative ed aspirazioni che interessano il nostro cuore e la nostra mente . Se solo guardassimo dentro noi stessi , forse proprio davanti ai nostri occhi , avremmo l’opportunità di notare che la serenità e la gioia possono essere alla nostra portata, molto più facilmente di quanto si possa pensare. Basta saperle cogliere ed apprezzare.
E magari scoprire che la nostra vera anima gemella esiste veramente . E che ci aspetterà paziente e dolce  per camminare insieme sotto la pioggia , in una notte a Parigi , colma di tenerezza e poesia.
Ed è allora che il presente ci apparirà migliore e , decisamente, più gratificante di un sogno .
Il genio di Allen ha avuto ancora ragione , donandoci un ‘opera densa di magia, purezza e di innegabile bellezza.   Gina Margiotta

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