Dopo il
successo planetario di film come The
Artist , Quasi amici, Miracolo a Le Havre
anche il severo ed esigente pubblico italiano sembra cominci ad
apprezzare il cinema francese e i
suoi straordinari e versatili
interpreti.
Oggi
pomeriggio , disertando il caldo torrido di una domenica estiva , ho deciso di
andare a vedere il film Piccole bugie
tra amici, di Guillaume Canet, con un cast che raduna tra i migliori attori francesi del momento.
La splendida
pellicola vede la scena iniziale di
quello che, pur non apparendo quasi mai, è il vero protagonista di questa
storia.
Ludo
(interpretato da Jean Dujardin ) trascorre una notte brava in una discoteca
della capitale francese . Uscito dal locale quasi all’alba , il giovane uomo ha
un incidente con la sua moto . L’avvenimento drammatico porta un gruppo di amici storici a
ritrovarsi in ospedale al capezzale dell’amato amico , ricoverato in gravi
condizioni nel reparto di rianimazione .
E nonostante la drammaticità e la
preoccupazione della circostanza , l’accaduto
non impedirà loro di continuare, come ogni anno, con la programmata
vacanza nel sud della Francia e più precisamente in una località di mare vicina
a Bordeaux .
Max ,
proprietario di una bella e spaziosa casa , ospita gli amici di sempre ,ma , a
differenza degli anni precedenti , la convivenza forzata porterà alla luce i
difetti, le bugie , le ossessioni e le manie
di ognuno di loro in una complessa sinfonia di sentimenti che vanno dal più semplice umorismo fino ad una
sincera e toccante commozione.
Il tema
principale è già stato sfruttato più volte dal cinema ed è quello dell’analisi
del rapporto che lega un gruppo di amici, durante un evento drammatico
Chi è esperto
di cinema non potrà che fare
riferimento a film come Il grande freddo , Saturno contro, Le invasioni
barbariche . Però se proprio devo essere sincera ho trovato Piccole bugie tra
amici assai più gradevole ed emozionante.
L’intero cast
recita a ritmo sostenuto, i personaggi sono ben delineati e nonostante la
lunghezza della pellicola , lo spettatore
non si annoia mai, anzi quasi si immedesima e si ritrova catapultato in
quella realtà che tutti conosciamo ; le vacanze, i problemi d’amore, le
litigate, le cene estive a base di pesce e vino.
E la
differenza rispetto alle pellicole menzionate prima è quella che i protagonisti
sembrano prendere le distanze dal dolore , quasi a dimenticare l’amico caro che
sta lottando tra la vita e la morte , mentre loro proseguono la vacanza come se
fosse tutto normale , tutto regolare . Ma cosi non è.
Le ultime
scene sono strazianti e drammatiche ….in un contesto finale che tanto mi hanno
riportato indietro con il tempo , in
uno degli episodi più dolorosi della mia esistenza e non mi vergogno a dire che ho praticamente consumato un intero
pacchetto di fazzoletti.
Quindi il mio
giudizio finale è del tutto positivo .
Tutto si
svolge con eleganza ed intelligenza.con un pizzico di ironia che ben riesce a
descrivere i difetti di quegli amici che si conoscono fin troppo bene. E la sensazione finale che lascia ai nostri
cuori è quella di una sorta di serenità mista al rimpianto, al rimorso , ma
anche alla volontà di continuare , ricordare e perdonare .
Perché quello
che può insegnarci un grandissimo dolore è la possibilità di migliorare noi
stessi e il rapporto che ci lega con le persone più importanti della nostra
vita.
Bello….bello….
bellissimo Gina Margiotta
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