Quanti pregiudizi privi di fondamenta si insidiano nelle nostre menti limitate?
Quanti luoghi comuni riescono ad allontanarci da ciò che realmente esiste e fingiamo di non notare?
Chi, come me, ha avuto l’opportunità di leggere L’eleganza del riccio sa di cosa sto parlando.
Scritto da Muriel Barbery , questo piccolo gioiello della letteratura francese contemporanea , racconta la storia di Renèe , una portinaia di mezza età , che dalla sua minuscola guardiola , vede l’avvicendarsi quotidiano degli stessi abitanti del ricco caseggiato; avvocati, burocrati, professori universitari. Renèe appare , a tutti gli effetti, conforme all’immagine stessa della classica portinaia;
grassa, trasandata, goffa e completamente dipendente dallo schermo televisivo.
In realtà, la donna cela, all’insaputa di tutti, un’identità assai diversa dall’immaginario collettivo.
Un’eleganza nascosta dietro un’apparenza quasi imposta e resa ancora più credibile da pregiudizi superficiali e da stereotipi assai scontati.
Esattamente come fa il riccio , che ostenta al mondo i suoi pericolosi aculei , nascondendo la sua reale eleganza e sensibilità.
Renèe è , infatti, una coltissima autodidatta , con una grande passione per l’arte, la letteratura, la cultura orientale, la filosofia.
Dotata , poi, di grande ironia e senso dell’umorismo, si trova spesso a schernire e a deridere tutti coloro che la considerano una povera ignorante.
L’unica ad accorgersi del reale valore culturale di Renèe , sarà la problematica e associale Paloma : un adolescente tormentata e solitaria, desiderosa solo di morire , per non dover vivere in una realtà che vuole , a tutti i costi, rinnegare.
Esattamente come l’anziana portinaia, anche Paloma nasconde al mondo la sua vera natura.
La ragazzina , infatti, è dotata di una mente lucida e acuta ; con sfumature spiccate di intensa percezione della vita e del genere umano.
Ed è proprio da queste due creature così incomprese e “nascoste” che nasce e si sviluppa questo romanzo. Apparentemente cosi diverse , sia per ceto sociale che per ragioni anagrafiche, le due protagoniste riusciranno ad instaurare un profondo e complice legame di amicizia, rafforzato ancor più, dall’arrivo di Monsieur Ozu, anziano giapponese predisposto di grande intuito e raffinatezza.
L’uomo riuscirà , pian piano, a conquistare la fiducia delle due protagoniste femminili.
Non solo, ma con il passare del tempo, si renderà conto della reale personalità di Renèe , aprendo le speranze per una nuova e matura storia d’amore.
Con un finale del tutto inaspettato , questo romanzo riuscirà a farvi riflettere sull’incapacità umana di guardare al di là delle nostre stesse convinzioni. Un invito a superare le nostre barriere mentali, per scoprire che dietro ai nostri preconcetti, c’è tutto un universo sconosciuto, desideroso solo di essere scoperto, compreso e rispettato. Buona lettura, amici miei. ( Gina Margiotta)
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