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sabato 6 ottobre 2012

Recensione del film Monsieur Lazhar

Finita la stagione estiva , riprendo il mio abituale appuntamento del sabato sera al piccolo cinema del mio quartiere. Ed è per me motivo di grande gioia ricominciare a recensire i film che più mi sono piaciuti. E stasera ho visto un film decisamente gradevole.
Monsieur Lazhar è un film di produzione canadese diretto dal regista Philippe Falardeau.
Siamo a Montreal (Canada). In una scuola elementare un'insegnante si suicida, impiccandosi in classe durante la pausa della ricreazione.
Simon e Alice , due dei suoi allievi che l’hanno vista morta sono ,per diverse motivazioni ,  i più colpiti dal traumatico avvenimento.  Ma anche il resto della classe,apparentemente tranquilla , subisce le conseguenze della grave perdita.
 In questa situazione difficile è significativo l'arrivo  del nuovo insegnante Bachir Lazhar , un immigrato algerino ultra cinquantenne che, presentandosi  alla preside con falso curriculum , viene scelto come sostituto  per ricoprire il posto vacante.
In realtà Monsieur Lazhar è un esiliato politico che, a causa dello sterminio della propria famiglia,  è stato costretto a scappare dal proprio Paese  , aspettando un visto per ottenere a tutti gli effetti la nazionalità canadese. Ma Monsieur Lazhar per quanto colto e preparato, non ha mai insegnato.
Anzi la sua unica occupazione è sempre stata quella del ristoratore.
Nonostante ciò Monsieur Lazhar riesce , giorno dopo giorno, ad entrare nel cuore dei piccoli alunni e ad instaurare con loro un rapporto semplice,  genuino, non vincolato dalla rigidità delle regole,  dalla ipocrisia delle convenzioni sociali. E nonostante il grande divario culturale , forse proprio a causa di una sofferenza condivisa, riesce ad edificare un rapporto intenso e vero con l'intera classe .
Monsieur Lazhar è fondamentalmente un film sull'elaborazione del lutto, sul superamento del dolore...quello stesso lancinante dolore che ti opprime il cuore e accompagna le notti con incubi che non si riescono a sconfiggere.
La riuscita di questa pellicola, a mio avviso, sta nel trattare argomenti come il suicidio, la morte , una velata pedofilia, l'esilio, con una delicatezza e una sensibilità  davvero lodevoli.
Un personaggio bellissimo, incontaminato e puro , che ti attira  passo dopo passo, scena dopo scena e che, attraverso gli occhi dei bambini, riesce a conquistarti totalmente.
A me personalmente questo film ha ricordato altre pellicole importanti che hanno come tema di base il valore dell'insegnamento....film come Monna Lisa Smile, La scuola , ma soprattutto L'attimo fuggente .... spaccati di vita di quelle figure importanti che ci aiutano ad imparare , assimilare, comprendere .....e come il professor John Keating, interpretato da Robin Williams , ci aiutano soprattutto ad aprire il cuore al mondo, al prossimo....perchè se è importante imparare nozioni per arricchire il nostro bagaglio culturale ed intellettivo, è altrettanto prioritario percepire l'essenza delle emozioni , dei rapporti umani, della vita stessa.
Perchè un insegnante deve lasciarti , comunque, qualcosa addosso....qualcosa dentro.... forte, intenso, protettivo...come un ultimo grande abbraccio prima di separarsi per sempre.
                                                              Gina Margiotta

2 commenti:

  1. Ciao! Sono stata assente per un po' ma eccomi di nuovo qui ed è sempre interessante leggere le tue recensioni. Spero che passerai presto a trovarmi.
    Diana

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  2. Grazie Diana .... Sei sempre cosi carina e gentile....Vengo subito a trovarti sul tuo blog. un abbraccio. Gina

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