La mia recensione del film The Artist

Amici cari , oggi vi parlerò del film vincitore del Premio Oscar 2012. 

Scrivo la recensione con un po’ di ritardo avendo visto il film intorno a gennaio , ma oggi sono andata a rivederlo , perché mi era piaciuto talmente tanto che una sola visione non era sufficiente .
The Artist è un film geniale, poetico, incantevole, originale ed estremamente coraggioso e innovativo.
Diretto dal regista francese Michel Hazanavicius , The Artist è un film muto all’interno di un film altrettanto muto . La trama parla di George  Valentin , un attore  del cinema  di quel periodo , che all’apice della sua splendente carriera , cade rapidamente in disgrazia e in depressione , per l’avvento del fenomeno del cinema sonoro. Contemporaneamente la trama si concentra anche su un personaggio femminile , la dolce e carismatica  Peppy Miller, giovane attrice esordiente e ambiziosa che, per un breve periodo, incrocia la vita professionale del famoso divo , con il quale riesce anche a girare  un film. Tra i due ,inoltre, nascerà un intesa sentimentale  che andrà oltre il semplice  rapporto lavorativo. Ma gli eventi porteranno i due protagonisti ad allontanarsi …per poi tornare a cercarsi e ritrovarsi. Nel contesto completo c’è anche da sottolineare il periodo storico in cui il film è ambientato, in quegli anni bui e difficili che furono quelli della grave crisi finanziaria  del 1929 …gli anni della grande depressione …tanto per intenderci.
E nonostante la pellicola sia lontana dalla nostra attuale cultura cinematografica , riesce ad essere, nello stesso tempo , in sintonia sulla situazione mondiale contemporanea.
Un film che è , soprattutto, un omaggio al cinema , uno splendido e lucido messaggio d’amore verso un tipo di arte , che è riuscita ad appassionare milioni e milioni di persone.
Con uno stile retrò ed evocativo, The Artist incanta per bellezza, delicatezza, poesia.
Una scelta difficile quella di Hazanavicius , che ha rischiato molto , riuscendo a realizzare un ‘opera a mio avviso definibile come “capolavoro”.
Interamente girato in bianco e nero, The Artist ci riporta indietro con il tempo, catturando frammenti di  intensa e profonda nostalgia. Ciò nonostante , riesce a trasmettere allo spettatore istanti di gratificante soddisfazione visiva. Quando l’immagine è priva di un suono , sono gli sguardi a parlare, sono i sorrisi a proferire parole, sono i gesti a comunicare i concetti.
Con l’accompagnamento di una sensazionale colonna sonora, The Artist , riesce a rapire l’anima  anche grazie alla sorprendente interpretazione degli attori ,tutti bravissimi e coinvolgenti ….dall’affascinante  Jean Dujardin (vincitore miglior attore 2012) , alla bellissima Bérénice Bejo, al sempre convincente John Goodman , al dolce e sensibile James Cromwell, nelle vesti del devoto e leale autista..per non parlare del  simpatico e dolce Uggie , il cagnolino del protagonista, talmente bravo ed espressivo da sembrare quasi l’alter ego dello stesso attore principale.
Gli ultimi minuti si accede al sonoro . Quasi a voler evidenziare l’accettazione del cambiamento , dell’evoluzione … senza mai dimenticare ciò che il passato è , comunque, riuscito ad insegnarci.
The Artist è un film puro , senza pretese di effetti speciali, senza il ricorso al fenomeno crescente  del 3d…ed è proprio questa la sua carta vincente.
Per una persona come me , questo film rappresenta un gioiello da conservare con cura….
Da vedere e rivedere…da assaporare con l’anima. Uno dei film più belli visti nella mia vita.   
  Gina Margiotta