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mercoledì 5 ottobre 2011

La mia migliore amica Deborah Riccelli , ha scritto un libro.
Conosco Deborah da ben 27 anni, quando , ancora ragazzine , frequentavamo la stessa scuola  professionale  Wall Street Institute.
Un ‘amicizia storica , vissuta tra alti e bassi, come tutti i veri rapporti umani, ma con la stessa innegabile consapevolezza che l’affetto che ci lega è unico e indissolubile.
Abbiamo vissuto insieme momenti meravigliosi e momenti drammatici, ma ci siamo sempre sostenute e soprattutto abbiamo sempre avuto la massima stima l’una nei confronti dell’altra.
Lei è una di quelle amiche speciali che oso definire “sorelle di vita”.
Deborah decise di scrivere il libro Nessuno mai potrà più udire la mia voce , (edito dalla Fratelli Frilli editori )  ispirata da un fatto di cronaca vera, dove una giovane donna venne uccisa dal suo ex fidanzato.
Nessuno mai potrà più udire la mia voce è un libro breve , ma intenso , carico di eventi drammatici , ma trattati con una delicatezza rara e preziosa.
Già dalla copertina riuscirete ad emozionarvi.
Un puzzle composto da tre paia di occhi, tre sguardi che vi incanteranno e resteranno sempre dentro di voi,
La protagonista è Francesca, giovane biologa di Genova .
Ogni giorno la ragazza si reca al lavoro con il suo nave bus .
 Francesca è una ragazza solare, generosa. La sua famiglia e i suoi amici la adorano.
Come potrebbe essere altrimenti quando le persone sono così speciali?
Purtroppo la sua giovane vita sarà definitivamente spezzata per colpa del suo ex fidanzato.
La particolarità di questa storia è che la protagonista , narra la sua esperienza personale,  da “spirito”. Ovvero la voce narrante di Francesca è quella di una persona che oramai è “altrove”. Trovo geniale la scelta della scrittrice di descrivere uno stato d’animo, attraverso gli occhi della vittima. Tutta l’intera vicenda viene vissuta da Francesca , attraverso una visione lucida e sofferta; il dolore vissuto dai propri cari, la rabbia, il senso di impotenza.
Ma non pensiate che sia  solo un racconto doloroso.
Nessuno mai potrà  più udire la mia voce è un racconto colmo di amore, di poesia, di solidarietà.
Vorrei ringraziare personalmente Deborah , anche di avere inserito nella trama un personaggio ispirato a me. Ne sono stata veramente onorata.
E vorrei ringraziare ancora questa splendida amica per aver intrapreso un percorso speciale di volontariato, dedito alla difesa dei diritti delle donne maltrattate e in difficoltà.
Credo, in realtà, che questo sia stato il suo vero trionfo, la sua vera vittoria.
Ora ciò che posso consigliarvi è quello di acquistare il suo libro.
Vi rimarrà impresso nell’anima  per sempre. CONSIGLIATISSIMO.

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