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giovedì 31 ottobre 2013

Un sogno chiamato mondo di Gina Margiotta

Il problema dell'inquinamento ambientale è una delle più grandi e gravi vergogne del nostro tempo. Il nostro amato Pianeta Terra è costantemente in "allarme"  e i governi di tutto il mondo investono somme da capogiro per prevenire e curare i danni ormai commessi  dall' uomo....per stupidità , superficialità o per interesse economico.
Ci si sono dedicati tutti, dai governi di mezzo mondo a centinaia di associazioni ecologiche , a scienziati pieni di progetti....e perché no alla coscienza dei singoli individui.
Uno degli aspetti più drammatici a livello ambientale è quello che riguarda le nostre acque....a cominciare dai nostri fiumi, per arrivare poi ai mari e , in dimensioni ancora più estese, agli Oceani.  Il quantitativo di materiale inquinante che ogni anno avvelena il bene più prezioso dell'essere umano è qualcosa di inimmaginabile . Senza menzionare dati o statistiche di cui sono sprovvista , basta camminare su una semplice spiaggia per rendersi conto dell'orrore da cui siamo circondati.
Per persone comuni come me, la questione che salta subito all'occhio è il continuo ed incessante aumentare del materiale plastico  in ogni sua forma , dimensione o colore.
Ed ormai non ci vuole certo una laurea per conoscere le terribili conseguenze che questo materiale lascia in eredità all'uomo......prima fra tutte la tempistica lunghissima della distruzione totale del materiale stesso. Ormai tutti sanno che , ad esempio, una bottiglia impiega quasi un secolo per distruggersi totalmente.
Al di là del problema estetico, la plastica galleggiante è pericolosa. Pesci e uccelli se ne cibano assumendo elementi chimici tossici in essa contenuti. Una volta entrati nella catena alimentare, anche l’Uomo è a rischio.
 Ma che succederà allora? Vedremo il nostro pianeta morire lentamente o troveremo una soluzione?
Beh voglio parlarvi di una notizia letta su Internet qualche giorno fa .
Boyan Slat, uno studente olandese di soli vent'anni , ha avuto in merito, un’idea semplice e geniale: ha perfezionato un progetto che , in teoria, sarebbe in grado di ripulire gli oceani dalle  innumerevoli tonnellate di plastica che attualmente galleggiano nelle acque e che, ovviamente,  mettono a rischio interi ecosistemi. Il progetto potrebbe avere un esito positivo nell'arco di tempo di un quinquennio . La soluzione offerta da Boyan è semplice , ma ovviamente ancora da sperimentare ed analizzare : la piattaforma galleggiante in grado di raccogliere tonnellate di plastica starebbe ferma aspettando che i rifiuti vi ci sbattano contro, invece del contrario, sfruttando semplicemente lo spostamento delle acque degli oceani.  Ovviamente la piattaforma sarebbe progettata in maniera tale da non danneggiare minimamente la flora e la fauna marina.
Ecco quando si parla di giovani senza intelletto o progetti....io mi trovo totalmente in disaccordo.....non sono i giovani a fallire con la società , ma bensì il contrario .
Se si investisse più sulle nuove generazioni , se si credesse maggiormente nella progettualità e nell'inventiva delle giovani creature che abiteranno questo pianeta ...io sono certa che si potrebbe cominciare a parlare di una nuova era ...dove il bene comune e una buona qualità della vita siano finalmente gli interessi prioritari per ogni singolo individuo.....in qualsiasi parte del mondo. Si realizzerà mai questo sogno?












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