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domenica 20 gennaio 2013

Recensione del film La migliore offerta

Ammetto che da un po' di tempo sto trascurando questo mio povero blog.
Ma , ultimamente, tra lavoro e vari problemi con il mio pc , scrivere un semplice post è diventata
un 'impresa abbastanza complicata .Tra le altre cose , da più di una settimana sono ospite in casa dai miei zii , a causa di un guasto al riscaldamento condominiale . Ma questa recensione è doverosa e quindi ho preso possesso del computer di mia zia e ho deciso di scrivere un mio personale giudizio su questa meravigliosa pellicola del famoso regista siciliano.
 La migliore offerta è il nuovo spettacolare film di Tornatore , che torna a stupirci con la sua capacità di descrivere le sfumature enigmatiche ,  le debolezze umane, le tensioni,  ma anche i cambiamenti  e le mille facce  delle persone legate tra loro da un filo di mistero.
Un film che , con grande maestria, riesce a coinvolgere lo spettatore con l'utilizzo di un'ottima   fotografia e si concentra quasi completamente sul soggetto e l'originalità della trama.
Il film svela in tutta la sua particolare semplicità, la personalità  di un individuo serio, responsabile, inavvicinabile, interpretato da Geoffrey Rush nel ruolo del colto critico Virgil.
Un personaggio incredibilmente sicuro nella sua professione di critico d'arte e battitore d'aste , ma isolato in un mondo solitario nella propria vita privata . Sarà l'incontro con Claire, giovane donna da tempi reclusa in una aristocratica e ricca villa  a cambiargli completamente l'esistenza . Claire è , infatti, affetta da agorafobia e da anni non esce più dalla sua dimora, lontana da un mondo che la spaventa e negandosi cosi una vita serena e normalke.  Ma , di fronte alla malattia curiosa della ragazza coprotagonista, Virgil , anzichè allontanarsi , comincia ad esserne incuriosito e conseguentemente attratto. Le similitudine dei due personaggi tendono a farli avvicinare...entrambi lontani dai "contatti umani", paradossalmente riusciranno ad instaurare un rapporto profondo e quasi del tutto dipendente l'uno dall'altro.
 Clair, questa donna misteriosa come i soggetti dei preziosissimi quadri che Virgil colleziona, crea nell'anziano uomo la necessità di viverla,toccarla....Virgil misogino per paura delle donne , nonostante ne sia attratto , riuscirà solo con Claire a rompere il muro di solitudine che lo penalizza. Affiancato dal vecchio amico Billy e dal giovane "aggiustatutto" Robert, Virgil comincerà finalmente a viversi come uomo ...e questo suo cambiamento sarà di aiuto a Claire per uscire finalmente dalla spirale della sua malattia.
 Il seguito è un intricato labirinto di affetti, inganni, dove i principi messi in in gioco sono i valori stessi  della nostra vita...., l'amore, l'amicizia, la fiducia, la professione.
Gli ingranaggi che ingannano lo spettatore sono gli stessi che compongono il marchingegno perfetto, come l’automa meccanico che il protagonista cerca di ricostruire grazie all'aiuto del suo inaspettato e insospettabile carnefice. Un finale mozzafiato , che tanto potrebbe ricordare i "vecchi" e sempre validi film di stampo  "Hitchcockiano "...con quella crescente e palpabile ansia che ti segue, attimo dopo attimo, per svelarsi solo nelle scene finali. E un' ultima inquadratura....tesa, misteriosa , intensa...perfetta nel suo epilogo, a lasciare lo spettatore tra lo stupore e l'incredulità e anche una leggera nota di malinconica compassione.
Un film che non ti delude...ma che rivedresti mille volte ancora....... per riuscire a cogliere particolari e sfumature che possono essere sfuggite..... Bello.....bellissimo. Grande Tornatore .
                                                   Gina Margiotta

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