L’ arte gastronomica è sempre stata una mia grande passione.
Fin da bambina amavo gironzolare per la cucina, alla scoperta di nuovi sapori, profumi, colori. Trascorrevo le mie estati nella casa di campagna di famiglia.
Un casa grande, costruita da mio nonno con tanto amore e tanto sacrificio .
Una delle gioie più grandi per me , era ammirare la mia nonna materna mentre impastava gli ingredienti sulla tavola di legno. Ricordo quelle mani forti che si muovevano con una semplicità quasi magica.
Sembrava quasi maneggiassero piccole porzioni di nuvola bianca.
Ricordo con nostalgia enormi focacce profumate di origano, orecchiette bianche come il sale , sughi e salse che assumevano i colori dei rubini, frittelle e torte che ti aprivano le porte del paradiso. Mia nonna era veramente una GRANDE cuoca.
Stessa cosa posso dire di mia madre e delle mie zie…..
Insomma una grande famiglia del sud, con una spiccata ed evidente tradizione gastronomica matriarcale . Ricette pugliesi , ricette genovesi….due culture gastronomiche , mischiate insieme per la gioia di tutti i consumatori finali….. Io ritengo che la donna che ama cucinare sia in realtà la donna che ama amare.
Esiste qualcosa di più magico e dolce di una donna che prova gratificazione a compiacere i palati dei propri cari, siano essi figli, famigliari o amici?
Nutrire come metafora di “riempire” d’amore , è una delle forme di sentimento più altruistiche e generose che io conosca.
Andare a fare la spesa, acquistare i prodotti necessari alla preparazione di una ricetta , avere cura dei dettagli; tutto questo per me è vera passione, sincera dedizione al prossimo. Scusate se ho dato l'mpressione di essere un po' presuntuosa. Io sono sempre stata molto critica nei confronti di me stessa, ma una volta tanto voglio riconoscermi questo merito..... Non c'è niente di male , no?
Ed è cosi che vado avanti. Mi piace “coccolare” i miei cari , sorprenderli con una ricetta da loro amata …..questa per me è soddisfazione allo stato puro . Forse è vero quello che sostiene un mio amico , quando mi definisce una donna anni ‘ 50 . Purtroppo molte donne della mia generazione sono troppo prese dalla frenesia della vita per potersi dedicare al piacere della cucina. Non le sto giudicando ci mancherebbe.
E’ solo che mi prende un senso di tristezza vedere tutte quelle giovani donne che al supermercato riempiono il carrello di “Quattro salti in padella “ , di scatolame o di surgelati vari.
Ma si sa nella vita non siamo tutti uguali.
Beh allora io continuerò cosi ….. tra pentole, coperchi, mestoli, spezie e aromi …. tra un pollo al curry, una teglia di lasagne al pesto , un quiche lorraine al proscitto ed una cheese cake appena sfornata….
….. tutto questo per me…. è.il sapore della felicità
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