Non è detto che tutti i film meritevoli siano poi campioni di incassi ai botteghini , o acclamati dalla critica cinematografica internazionale.
Marius e Jeanette è un film francese del 1997 ed è diretto dal regista indipendente Robert Guediguian.
La trama parla della nascita di un amore in un quartiere povero e umile della periferia di Marsiglia .
Marius è un dipendente presso un cantiere in disuso , in veste di custode, mentre Jeanette è una cassiera di un supermercato , con un temperamento molto vivace e genuino.
La donna è madre single di due figli, avuti da compagni diversi ed è l’unica a mantenere il sostentamento dei due adolescenti.
Tra Marius e Jeanette inizia una tenera e sincera amicizia, che, con il passare del tempo, sfocia poi nell’amore più tenero ….in un sentimento che pur unendoli, tira fuori anche vecchi fantasmi del passato, sofferenze ed esperienze che hanno segnato la loro vita, la loro serenità.
Infatti , entrambi , sembrano restii a lasciarsi andare , forse perché il destino li ha segnati profondamente , ferendoli fino nel profondo dell’anima,
E poi, come se tutto ciò non bastasse, la disoccupazione, la miseria continuano ad incombere e a dominare la loro quotidianità. Marius è costretto a fingersi zoppo pur di mantenere il proprio impiego, mentre Jeanette viene, ingiustamente ,licenziata , a causa di un capo reparto un po’ troppo severo.
Tuttavia nel quartiere povero in cui vivono , la simpatia della gente è calda, generosa e accogliente, quasi una sorta di riscatto, di rivincita ad un vita fatta solo di sacrifici e povertà.
La pellicola di Guediguian risulta, proprio per questi ingredienti, piacevole e leggera , ma anche intrisa di solarità nel descrivere la vita di quartiere con dolce malinconia, ma mai senza cadere nello stereotipo miseria- tristezza .
Il contesto che ne consegue , conduce lo spettatore in una realtà dura ma anche ironica e viva.
Una commedia “rionale” che si riempe di luce e colore, di sane risate e divertenti battute , senza mai tralasciare una vena malinconica ed efficace.
Intorno ai due protagonisti, ruotano , poi , un contorno di personaggi affettuosi , genuini , adorabili.
I vicini di casa, amici di una vita intera,che si sostengono gli uni con gli altri ; lo spaccato di una comunità sempre disposta ad ascoltare , sostenere ed aiutare il proprio prossimo.
Ad accompagnare l’intero film , una colonna musicale “sfruttata” ma essenziale …..
Come le note della classica canzone “O sole mio “ , quasi a voler sottolineare che il sole invade anche l’angolo della terra più emarginato, perché il sole illumina sempre i luoghi dove l’amore e l’amicizia regnano con la loro presenza.
E poi il finale, cosi carico di ottimismo e positività …perché come citava un vecchio film …La classe operaia va in Paradiso, ma a volte riesce a crearselo anche sulla terra , ed esattamente in questa vita. Gina Margiotta
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