Anna è una ragazza di 30 anni.
Lavora di notte, in un vecchio pub della sua città ; in un vicolo buio e desolato che puzza di birra scadente e di urina di cani.
Anna si prepara davanti allo specchio del bagno. Tra meno di un ora inizia il suo turno.
Un trucco leggero sul volto ; un filo di matita negli occhi color nocciola e una lieve impronta di burro di cacao , per proteggere le labbra dal freddo invernale.
Anna non ostenta. Nasconde la sua bellezza per paura di provocare gli uomini.
E lega i lunghi capelli castani con un piccolo e sottile nastro bianco.
Anna si copre il seno con una sciarpa di lana grigia.
Lo fa sempre, anche d’estate , quando il caldo incolla la pelle ai tessuti.
Si prepara con attenzione, tanto da apparire ordinata ma mai appariscente.
Anna è consapevole del mondo crudele che è là fuori.
Un mondo che fa paura. Specialmente di notte. Specialmente ad una donna.
Anna è una di noi, amiche mie, ed ha paura…..
Paura di essere fraintesa , calpestata, aggredita, picchiata, violentata.
Perché la realtà è che quando una donna vive nel terrore , si sente come un vaso di cristallo in mezzo ad un mondo di martelli.
Quando cala la luce e il buio nasconde i contorni delle strade e dei palazzi, una donna si sente in trappola.
Perché è cosi che sostiene la gente….una donna è sempre colpevole se le succede qualcosa.
Ma colpevole di che? Di essere bella, di avere delle forme, di essere curata o semplicemente di essere una donna?
E forse non tutti sanno che , quella stessa mentalità malata, che ci pone come responsabili, ci costringe a vivere un condizionamento che è , comunque, vissuto come un ennesima violenza.
Perché una donna non dovrebbe mai nascondere la sua femminilità; sarebbe come negare ad una rosa di sbocciare o impedire ad una stella di splendere.
Sono certa che la maggior parte degli uomini sia dotata di rispetto e di amore verso le donne.
Però , purtroppo, non tutti gli uomini sono uguali . Ed è allora che inizi a difenderti da tutti coloro che ti privano della tua dignità, della tua serenità.
Quelli che ti considerano solo un oggetto o peggio ancora quelli che ti identificano come un simbolo di inutilità o disturbo. Allora partendo da questo presupposto , vorrei poter dire una cosa agli uomini degni della nostra stima e considerazione.
Trattate le donne che conoscete come se fossero delle principesse ; a prescindere che esse siano le vostri madri, le vostre sorelle, le vostre compagne, le vostre amiche.
Proteggeteci dalle avversità di un mondo indifferente, dalla crudeltà di una società che ci vuole rilegare solo come stereotipi di seduzione e malizia.
Passate il vostro braccio intorno alle nostre spalle, ascoltate le nostre paure, accompagnateci a casa la sera. Non siate anche voi complici di tutti quegli individui così meschini .
Noi ve ne saremo grate in eterno. Anna ve ne sarà grata in eterno.
Perché in ognuna di noi, c’è una piccola e preziosa perla, desiderosa solo di essere amata e protetta…. Abbiate cura di noi…..
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