mercoledì 23 novembre 2011

Recensione del film La vita segreta delle api

 

La vita segreta delle api è uno di quei film di cui senti poco parlare e che non hanno una risonanza pubblicitaria evidente, cosi , come capita spesso, si tende a sottovalutare questo genere di pellicola ed io aggiungo “ Peccato!” , perché è  un gioiellino veramente gradevole.
Ambientato negli Stati Uniti  nell’anno 1964 ( l’anno dei diritti civili degli afro-americani)  , La vita segreta delle api narra la vicenda  di una quattordicenne (Dakota Fanning) di nome Lily , ossessionata da un tormentato senso di colpa per aver ucciso accidentalmente la propria madre all’eta di cinque anni.
Privata dell’affetto più importante per un adolescente, vive con un padre sempre ubriaco e violento , che le nega l’amore e il sostegno di cui lei avrebbe bisogno.
Durante una passeggiata con la sua giovane governante di colore Rosaleen ( l’unica persona a dedicarle attenzione) le due ragazze vengono aggredite da un gruppo di uomini con tendenze razziste , che finiscono per riempire di botte la povera domestica .
Le due protagoniste decidono , cosi, di scappare da quell’ambiente violento che le vede sempre vittime .
Ed è cosi che le vite di Lily e Roseleen incroceranno la strada delle tre sorelle Boatwright, che accolgono le due fuggiasche nella propria casa. August, May e June  sono tre afro americane a capo di una fiorente attività di apicoltura e quindi alla produzione di miele .
Le tre donne , molto diverse l’una dall’altra,  daranno  , finalmente, a Lily tutto l’amore e la comprensione che bramava fin da bambina, assaporando con immensa gioia e serenità , il dolce sapore del nettare della vita.
Tratto da un romanzo divenuto un vero caso letterario, La vita segreta delle api è diretto con poetica partecipazione emotiva dalla regista Gina Prince-Bythewwod .
Interpretato quasi esclusivamente da un cast femminile, il film vi rapirà il cuore per il forte spessore umano e la indiscutibile  e palpabile tenerezza.
Straordinarie le interpretazioni di Dakota Fanning , ormai adolescente , della giunonica , ma sempre splendida Queen Latifah , dell’algida ma intensa Alice Keys .
Se proprio devo trovare un difetto, direi che il film tende , in certi momenti, a scopiazzare i film Pomodori verdi fritti ed Il colore viola , ma l’emozione che riesce, comunque, a trasmettere è sicuramente forte e commovente.
Passando da tematiche importanti come la solidarietà femminile, la persecuzione razziale, i sentimenti legati al rimpianto, il rimorso, le speranze  nei confronti di un futuro più giusto, il film vi  donerà sorrisi, lacrime e tanta serenità.
Non aggiungo altro alla recensione, dandovi la possibilità di valutare , personalmente, l’efficacia di questo straordinaria testimonianza di buoni sentimenti e di sinceri valori umani.
( Gina Margiotta)

Nessun commento:

Posta un commento