mercoledì 28 settembre 2011

Lars e una ragazza tutta sua ...la mia recensione

Ciao amici del blog. Oggi ho deciso di recensire un film visto , tempo fa, per pura casualità, a dire il vero, anche con un iniziale diffidenza di fondo, in quanto convinta fosse solo una banale commedia di poco valore.

Il film si intitola : Lars e una ragazza tutta sua del regista Craig Gillespie.

Ma veniamo al film: Lars è un giovane uomo, che vive in un piccolo paesino di provincia , nel Wisconsis ,ed è totalmente incapace di instaurare legami con gli altri, in particolare con le donne e con la propria famiglia. Lars porta dentro di sé  un pesante senso di colpa : sua madre è morta di parto nel metterlo al mondo.
Vissuto insieme ad un padre troppo preso dal suo dolore per dargli amore, cresce in una sorta di “bolla d’innocenza”  e introversione verso il mondo e si ritrova ad abitare nel garage di casa, quella stessa abitazione dove, alla morte del padre, vivono il fratello e la cognata in attesa di un bimbo.
Ora su questa situazione iniziale si innesta una trama che racchiude in sé un piccolo gioiello fatto di dramma e dolce ironia.
Lars, vivendo un profondo momento di solitudine, decide di ordinare su Internet una bambola con sembianze umane di una giovane e avvenente donna; Bianca.
Se si valuta il film in maniera superficiale, allora viene spontaneo lasciarsi andare alle risate : indimenticabile la scena in cui Lars presenta la sua Bianca alla famiglia, e complessivamente tutta la prima parte può essere definita , senza ombra di dubbio, divertente e spiritosa.
Bianca (la bambola a dimensioni umane) , in realtà, è il simbolo evidente del disagio esistenziale di Lars, segnato profondamente fin dalla sua prima infanzia .
Il particolare che mi ha colpito in questo film , è il senso di grande solidarietà umana e delicatezza che caratterizza l’intero paese in cui è ambientato; il profondo affetto che lega Lars ai suoi concittadini, fa in modo che questi ultimi assecondino totalmente questa situazione a dir poco imbarazzante.
E cosi tutti trattano Bianca come una vera e propria ragazza in carne ed ossa.
Una delle battute chiave del film è proprio quella che Lars rivolge a Bianca quando questa riceve in dono da un ‘anziana signora del paese dei fiori di plastica : “ Vedi sono finti. Meglio, cosi dureranno per sempre.” Sembra paradossale, ma nella sua completezza la vera protagonista della pellicola è proprio Bianca.
Bambola di plastica che entrerà in scena dentro ad una cassa da imballaggio e che ne uscirà in una cassa da morto, tutto ciò che accade durante la durata del film, è il tempo necessario a Lars per riappropriarsi del suo posto nel mondo, nella sua comunità che si stringe intorno a lui e alla sua famiglia , accogliendo la malattia mentale e diventando il tramite per curarla.
Solo quando lars avrà compreso di non aver più bisogno di Bianca per vivere, inizierà la sua guarigione, simbolicamente segnata dall’ arrivo della primavera.
Ed è a quel punto che Lars incontrerà l’amore vero; quello di una dolce ragazza del paese da sempre segretamente innamorata di lui.
Un film pervaso dall’inizio alla fine da una lieve malinconia, che poteva scadere nella più totale volgarità, mentre invece sprona a riflessioni sottili senza mai perdere la capacità di far ridere intelligentemente.
Ottimo cast, con Ryan Gosling decisamente strepitoso ; incredibile nel rendere un Lars insicuro, timido, con quel modo di sorridere e sbattere gli occhi , tipico degli imbranati , e la carinissima Emily Martimer, impeccabile nel ruolo della cognata dolce e comprensiva. BEL FILM . BELLO DAVVERO   Gina Margiotta

2 commenti:

  1. grazie Gina ne avevo visto solo un pezzo...è come averlo visto..brava! :-)

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  2. si è vero l'affetto e la delicatezza delle persone intorno a lui mi avevano colpito tanto.... :O)

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